mercoledì 4 luglio 2012

Quando scende la nebbia

La nebbia mi bacia, mi accarezza
quando adagio cade giù dal cielo
tutto nasconde come una ragnatela spessa.
Sembra che la Natura tessa un velo
ordito con melanconia e mi sento un non so che
in fondo al cuore come una gran tristezza...
come se al mondo non ci fosse niente di bello!
Quando una figura si profila vicino
sembra che salti fuori dalla bambagia
poi si dissolve in una nuvola d'argento
appena hai fatto qualche passo
quasi un ricordo del tempo passato
che torna alla memoria e poi se ne va!


Quand da zo la fumana

La fumana l'am basa, l'am caressa
quand adasi la casca zo dal ciel
e teutt l'ascond c'me 'na tlarina spessa.
A par che la Natura un vel la tessa
ordì con malincunìa e at senti un quell
in fond al coeur come 'na gran tristessa...
come ag feuss in dal mons gnint ad bell!
Quand 'na figura l'as prufila aren't
a par ch'la salta feura dal bunbass...
po'... la svapora in un nivul d'argent
appena t'abbi fat su quanti pass
quasi un ricord al feuss d'un tempo passà
che a la memoria al turna e pò al s'an va!


Autore:  Gino Rossi

1 commento:

  1. Mario Avanzi, di cui ho già pubblicato delle bellissime poesie, mi ha prestato un libro in dialetto mantovano scritto dal dottore di Dosolo Gino Rossi, nato il 23-12-1909 e morto il 19-04-1977.
    Il medico con la passione della poesia ci riempie il cuore di fantastici sogni legati alla sua terra e alla nebbia, la quale trasforma ogni figura o cosa risvegliando ricordi d'un tempo passato nella magia fiabesca della "fumana"!

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