sabato 29 settembre 2012

Sassolini magici

Siete mai andati lungo gli argini
per lanciare a pelo d'acqua
quei magici sassolini
che sottili e piatti rimbalzano
nel torrente spumeggiante?

Avete mai affidato i vostri sogni
al fiume dei mille giochi
inventati dai bambini aquiloni
liberi di pura felicità
sotto i cieli più azzurri?

Vecchi vagoni

La sera scende
anche in questi vecchi vagoni
mentre il treno stanco
ci riporta a casa.

Fuori le luci ubriache
ci salutano da lontano
mostrando altre vite
simili alle nostre.

Poi le vetture scompaiono
nel buio senza limiti
di campi e campi
persi nella notte.

Giovane marinaio

Il vento gonfiava la vela
che candida spiccava
sul blu del mare.

Navigavo a fior d'acqua
rasentando le isole
della mia gioventù.

Mi fermavo per pochi giorni
tra le onde calde e sicure
delle terre conosciute.

Poi ardito riprendevo a navigare
andando sempre più al largo
in cerca d'altri lidi.

Un canto lontano
di sirene maliose
mi chiamava dentro al cuore...

Torneremo

Torneremo lungo i filari
degli alberi spogliati
dall'autunno ubriaco
di vento e nostalgia

verremo di nuovo infine
a camminare lentamente
tra mille foglie
gialle e secche

affideremo alla corrente
di un ruscello tranquillo
bianchi foglietti di carta
con i nostri pensieri di sempre

scivoleremo via sotto i ponti
leggeri come i sogni
incantati da echi lontani
forse voci e canti inseguiti dal cuore! 

domenica 2 settembre 2012

L'uomo in frack

E' giunta mezzanotte
si spengono i rumori
si spegne anche l'insegna di quell'ultimo caffè
le strade son deserte
deserte e silenziose
un'ultima carrozza cigolando se ne va

il fiume scorre lento
frusciando sotto i ponti
la luna splende in cielo
dorme tutta la città
solo va un uomo in frack.

Ha il cilindro per cappello
due diamanti per gemelli
un bastone di cristallo
la gardenia nell'occhiello
e sul candido gilet
un papillon
un papillon di seta blu

s'avvicina lentamente con incedere elegante
ha l'aspetto trasognato malinconico ed assente
non si sa da dove vien
ne dove va
chi mai sarà
quell'uomo in frack.

Bonne nuite bonne nuite
bonne nuite bonne nuite
buona notte
va dicendo ad ogni cosa
ai fanali illuminati
ad un gatto innamorato
che randagio se ne va.

E' giunta ormai l'aurora
si spengono i fanali
si sveglia a poco a poco tutta quanta la città
la luna si è incantata sorpresa impallidita
pian piano scolorandosi nel cielo sparirà.

Sbadiglia una finestra sul fiume silenzioso
e nella luce bianca galleggiando se ne van
un cilindro un fiore e un frack
galleggiando dolcemente lasciandosi cullare
se ne scende lentamente sotto i ponti verso il mare
verso il mare se ne va
chi mai sarà
chi mai sarà
quell'uomo in frack.

Adieu adieu
adieu adieu
addio al mondo
ai ricordi del passato
ad un sogno mai sognato
ad un attino d'amore che mai più
ritornerà.

Autore: Domenico Modugno.