domenica 18 novembre 2018

Dialogo con l´isola

Il cuore del sommo Neruda
ti ha cantato "regina di roccia".

I poeti e i pittori di ogni dove e di ogni tempo
hanno percorso i tuoi sentieri

per immergersi nella rigogliosa tua bellezza
e trarne linfa, anelito di vita eterna.

A lungo i cupi faccendieri ti hanno agghindato di lusso
e appesantita di vizi e di piaceri

trasformando il tuo ventre
in un postribolo maledetto.

Ma il tuo fiero capo
è rimasto quello della contadina scalza

che con le braccia alzate
sorreggeva il cesto dei suoi frutti migliori.

Io figlia indegna
così ti vedo e sento mia:

madre terra, accogliente e segreta,
immersa nell'infinito blu.

Oh Capri, isola bella e sventurata,
solo i tuoi figli più umili

conoscono le tue lacrime
e i segreti sorrisi del tuo cuore.

Dalla nave ora ti guardo
allontanarti.

All'imbrunire sembri riposare dolcemente
sdraiata sul tuo letto di mare.

Mi perdo in questa splendida visione
che ogni volta rapisce la mia anima.

Ad un tratto sento che mi sussurri da lontano:
"Perché di nuovo te ne vai? Resta!

Qui è il tuo cuore,
qui il tuo amore!"

Ti rispondo:
"Ho altri amori che mi aspettano

ma non temere, presto tornerò da te
volando come un gabbiano

ed io novella Jonathan
ritroverò felice

il mio nido
tra le tue rocce.

Autrice:  Novella Jonathan.