lunedì 31 dicembre 2012

L'anno che verrà

Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po' 
e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò. 
Da quando sei partito c'è una grossa novità, 
l'anno vecchio è finito ormai 
ma qualcosa ancora qui non va. 

Si esce poco la sera compreso quando è festa 

e c'è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra, 
e si sta senza parlare per intere settimane, 
e a quelli che hanno niente da dire 
del tempo ne rimane. 

Ma la televisione ha detto che il nuovo anno 

porterà una trasformazione 
e tutti quanti stiamo già aspettando 
sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno, 
ogni Cristo scenderà dalla croce 
anche gli uccelli faranno ritorno. 

Ci sarà da mangiare e luce tutto l'anno, 

anche i muti potranno parlare 
mentre i sordi già lo fanno. 

E si farà l'amore ognuno come gli va, 

anche i preti potranno sposarsi 
ma soltanto a una certa età, 
e senza grandi disturbi qualcuno sparirà, 
saranno forse i troppo furbi 
e i cretini di ogni età. 

Vedi caro amico cosa ti scrivo e ti dico 

e come sono contento 
di essere qui in questo momento, 
vedi, vedi, vedi, vedi, 
vedi caro amico cosa si deve inventare 
per poterci ridere sopra, 
per continuare a sperare. 

E se quest'anno poi passasse in un istante, 

vedi amico mio 
come diventa importante 
che in questo istante ci sia anch'io. 

L'anno che sta arrivando tra un anno passerà 

io mi sto preparando è questa la novità

Autore:  Lucio Dalla

Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere


Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere
Vend. Almanacchi, almanacchi nuovi; lunari nuovi. Bisognano, signore, almanacchi?
Pass. Almanacchi per l'anno nuovo?
Vend. Sì signore.
Pass. Credete che sarà felice quest'anno nuovo?
Vend. O illustrissimo, sì, certo.
Pass. Come quest'anno passato?
Vend. Più più assai.
Pass. Come quello di là?
Vend. Più più, illustrissimo.
Pass. Ma come qual altro? Non vi piacerebb'egli che l'anno nuovo fosse come qualcuno di questi anni ultimi?
Vend. Signor no, non mi piacerebbe.
Paas. Quanti anni nuovi sono passati dacchè voi vendete almanacchi?
Vend. Saranno vent'anni, illustrissimo.
Pass. A quale di cotesti vent'anni vorreste che somigliasse l'anno venturo?
Vend. Io? Non saprei.
Pass. Non vi ricordate di nessun anno in particolare, che vi paresse felice?
Vend. No in verità, illustrissimo.
Pass. E pure la vita è una cosa bella. Non è vero?
Vend. Cotesto si sa.
Pass. Non tornereste voi a vivere cotesti vent'anni, e anche tutto il tempo passato, cominciando da che nasceste?
Vend. Eh, caro signore, piacesse a Dio che si potesse.
Pass. Ma se avestge a rifare la vita che avete fatta nè più nè meno, con tutti i piaceri e i dispiaceri che avete passati?
Vend. Cotesto non vorrei.
Pass. Oh che altra vita vorreste rifare? La vita c'ho fatta io, o quella del principe, o di chi altro? O non credete che io, e che il principe, e che chiunque altro risponderebbe come voi per l'appunto; e che avendo a rifare la stessa vita che avesse fatta, nessuno vorrebbe tornare indietro?
Vend. Lo credo cotesto.
Pass. Nè anche voi tornereste indietro con questo patto, non potendo in altro modo?
Vend. Signor no davvero, non tornerei.
Pass. Oh che vita vorreste voi dunque?
Vend. Vorrei una vita così come Dio me la mandasse, senz'altri patti.
Pass. Una vita a caso, e non saperne altro avanti, come non si sa dell'anno nuovo?
Vend. Appunto.
Pass. Così vorrei ancor io se avessi a rivivere e così tutti. Ma questo è segno che il caso, fino a tutto quest'anno ha trattato tutti male. E si vede chiaro che ciascono è d'opinione che sia stato più o di più peso il male che gli è toccato che il bene; se a patto di riavere la vita di prima con tutto il suo bene e il suo male, nessuno vorrebbe rinascere. Quella vita ch'è una cosa bella, non è la vita che si conosce, ma quella che non si conosce; non la vita passata, ma la futura. Coll'anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice. Non è vero?
Vend. Speriamo.
Pass. Dunque mostratemi l'almanacco più bello che avete.
Vend. Ecco, illustrissimo. Cotesto vale trenta soldi.
Pass. Ecco trenta soldi.
Vend. Grazie, illustrissimo: a rivederla. Almanacchi, almanacchi nuovi; lunari nuovi.

Autore: G. Leopardi

domenica 30 dicembre 2012

Dormire

Vorrei imitare
questo paese
adagiato
nel suo camice
di neve.

Autore:  Giuseppe Ungaretti

venerdì 28 dicembre 2012

Lo zampognaro

Se comandasse lo zampognaro
che scende per il viale
sai che cosa direbbe
il giorno di Natale?

“Voglio che in ogni casa
 spunti dal pavimento
 un albero fiorito
 di stelle d'oro e d'argento“.

Se comandasse il passero
che sulla neve zampetta
sai che cosa direbbe
con la voce che cinguetta?

“Voglio che i bimbi trovino
 quando il lume sarà acceso
 tutti i doni sognati
 più uno, per buon peso“.

Se comandasse il pastore
del presepe di cartone
sai che legge farebbe
firmandola col lungo bastone?

“Voglio che oggi non pianga
 nel mondo un solo bambino
che abbiano lo stesso sorriso
 il bianco, il moro, il giallino“.

Sapete che cosa vi dico
io che non comando niente?
Tutte queste belle cose
accadranno facilmente.

Se ci diamo la mano
i miracoli si faranno
e il giorno di Natale
durerà tutto l'anno.

Autore:  Gianni Rodari


Per risplendere

La nostra paura più profonda
non è di essere inadeguati
la nostra paura più profonda
è di essere potenti oltre ogni limite.

È la nostra luce, non la nostra ombra
a spaventarci di più.
Ci domandiamo: “Chi sono io
per essere brillante, pieno di talento, favoloso?“

In realtà chi sei tu per non esserlo?
Siamo figli di Dio.
Il nostro giocare in piccolo
non serve al mondo

Non c'è nulla di illuminato
nello sminuire se stessi
cosicché gli altri non si sentano
insicuri intorno a noi.

Siamo tutti nati per risplendere come fanno i bambini.
Siamo nati per rendere manifesta la gloria di Dio
che è dentro di noi.
Non solo in alcuni di noi.

E quando permettiamo alla nostra luce
di risplendere
inconsapevolmente diamo agli altri
la possibilità di fare lo stesso.

E quando ci liberiamo
dalle nostre paure
la nostra presenza automaticamente
libera gli altri.

Autore:  Nelson Mandela







mercoledì 26 dicembre 2012

Monologo per Natale

Sono un monologo che non ha figura né voce.
Sono un teatro evangelico
in questa mia immaginazione.
Nel cuore vero di Dio
è nata la favola stupenda della natività.
E nessuno sa che cosa sarà di questo bambino
che nasce sorridente e che fa la felicità di Maria.
Nessuno sa cosa sarà di noi
ognuno è dentro questo bambino ignudo
felice di poca paglia
e che non sa parlare se non con il suo sorriso
un bambino...
Pensate che Dio col suo figlio
ha salvato il bambino che è in tutti noi
il poeta che è in tutti noi
l'esiliato che è in tutti noi
e soprattutto il peccatore redento.
Ci ha perdonati tutti Dio
da tempo immemore prima ancora
che noi commettessimo peccato.
C'è un deposito in banca per tutti i cristiani
una moneta antica che vale moltissimo:
il suo perdono.
Ogni volta che noi peccheremo
andremo a riscuotere una parte
di questo immenso deposito d'amore
che Dio ci ha portato in terra.
Queste monete non cambieranno mai nel corso dei secoli
né Dio cambierà mai nel corso dell'eternità.
E se voi dite che l'eternità non esiste
vuol dire che non avete capito niente
né della natività, né della morte e del patire nostro
e neanche dell'apparente morte che verrà più tardi
in questo grande bambino che siamo tutti noi
noi che oggi adoriamo il presepe.

Autrice:  Alda Merini

Nel silenzio

Nel silenzio 
della notte
di Natale 

tra le stelle
più luminose
dell'anima

ti ho cercato
con gli occhi
di un bambino

e Tu mi hai sorriso
dal presepe divino
di un cuore infinito.




domenica 23 dicembre 2012

Avvento

Affascinate, cieli, con la vostra purezza
queste notti d'inverno
e siate perfetti!
Volate più vive nel buio di fuoco, silenziose meteore
e sparite.
Tu, luna, sii lenta a tramontare,
questa è la tua pienezza!

Le quattro bianche strade se ne vanno in silenzio
verso i quattro lati dell'universo stellato.
Il tempo cade, come manna, agli angoli
della terra invernale.

Noi siamo diventati più umili delle rocce,
più attenti delle pazienti colline.

Affascinate con la vostra purezza queste notti di Avvento,
o sante sfere...

...

Autore:  Thomas Merton.

domenica 16 dicembre 2012

La nascita di Gesù

In quel tempo fu emanato un editto da Cesare Augusto per il censimento di tutto l'impero.
Questo censimento fu il primo che ebbe luogo quando Quirino era governatore della Siria.
Tutti andavano a farsi iscrivere, ciascuno nella propria città.
Ed anche Giuseppe salì dalla Galilea, dalla città di Nazaret, per recarsi in Giudea, nella città di David, chiamata Betleem, perchè egli era della casa e della famiglia di David, per farsi iscrivere insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.
E mentre si trovavano là, si compirono i giorni in cui ella doveva avere il bambino, e diede alla luce il suo figlio primogenito; lo avvolse in fasce e lo adagiò in una mangiatoia, perchè essi non avevano altro posto nella stanza.

Autore:  Dal vangelo secondo Luca.

sabato 15 dicembre 2012

Paris at night

Trois allumettes une à une allumées dans la nuit.
La première pour voir ton visage tout entier.
La seconde pour voir tes yeux.
La dernière pour voir ta bouche.
Et l'obscurité tout entière pour me rappeler tout cela.
En te serrant dans mes bras.

Tre fiammiferi accesi uno per uno nella notte.
Il primo per vederti tutto il viso.
Il secondo per vederti gli occhi.
L'ultimo per vedere la tua bocca.
E tutto il buio per ricordarmi queste cose.
Mentre ti stringo fra le braccia.

Autore:  Jacques Prévert

Danza lenta

Hai mai guardato
i bambini in un girotondo?
O ascoltato il rumore della pioggia
quando cade a terra?

O seguito mai lo svolazzare
irregolare di una farfalla?
O osservato il sole
allo svanire della notte?

Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà.

Percorri ogni giorno in volo?
Quando dici:
"Come stai?"
ascolti la risposta?

Quando la giornata è finita
ti stendi sul tuo letto
con centinaia di questioni successive
che ti passano per la testa?

Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà.

Hai mai detto a tuo figlio:
"Lo faremo domani?"
senza notare nella fretta
il suo dispiacere?

Mai perso il contatto
con una buona amicizia che poi è finita
perchè tu non avevi mai avuto tempo
di chiamare e dire: "Ciao"?

Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà.

Quando corri così veloce
per giungere da qualche parte
tu perdi la metà
del piacere di andarci.

Quando ti preoccupi
e corri tutto il giorno,
come un regalo mai aperto...
gettato via.

La vita
non è una corsa.
Prendila piano.
Ascolta la musica.

Autrice:  Una ragazzina speciale.

Prosa e poesia

Ho letto la tua cronaca sulla morte di Morosini e la poesia "I Bimbi" e sono emozionato.
E' un'emozione sofferente e non gioiosa per quanto hai scritto sulla morte del calciatore del Livorno.
Emozionante ma non sofferente e ricca di misteriose incognite la piccolissima poesia che hai pubblicato in marzo.

Rileggo e rileggo nuovamente e ancora mi soffermo sullo scritto per Morosini e sento passarmi nelle vene una scossa che mi sconvolge; ma non mi sconvolge nè mi terrorizza la morte bensì la tua solitaria sofferenza.
Non trovo espressioni adatte per riversare il mio sentimento nei confronti della tua sofferenza e poi non servono.
Da cristiano però ti propongo in modo molto, molto discreto di soffermarti a lungo se ti è possibile di fronte a una immagine qualsiasi di un Cristo sofferente in croce: forse solo lì è possibile accettare di patire, sempre non capendo. Perchè quaggiù non possiamo capire.

La piccolissima poesia I BIMBI è delicatissima, soave, infinita.
Vorrei interpretarla però in senso positivo dicendoti che il Creatore ha deciso volutamente così.
Per l'adulto cè un solo modo per poter essere un'ala libera di volare come un bimbo: si chiama SERVIRE.
In altre parole mettere a disposizione la propria persona, tutta.
La ricchezza ti fa vivere bene, la salute ti fa sentire forte, il mettersi a disposizione ti dona una gioia immensa che ti sembra di volare.
Per questa motivazione all'uomo non sono state create le ali ma è stata data la ragione e la libertà di scelta.

Autore:  Nicola Muscarello.

martedì 4 dicembre 2012

Il Piccolo Principe addomestica la volpe...

Un brano tratto dal capitolo XXI.
...
Disse la volpe:
"Se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altro.
Tu sarai per me unico al mondo e io sarò per te unica al mondo.
...
Se tu m'addomestichi la mia vita sarà come illuminata.
Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri.
Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra.
Il tuo mi farà uscire dalla tana, come una musica.
...
Per favore, addomesticami."

"Volentieri", rispose il piccolo principe, "ma non ho molto tempo, però.
Ho da scoprire degli amici e da conoscere molte cose".

"Non si conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe.
"Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla.
Comprano dai mercanti le cose già fatte.
Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici.
Se tu vuoi un amico addomesticami!"
...

Autore:   Antoine De Saint-Exupéry.                            

sabato 1 dicembre 2012

Signore, mi raccomando

Signore, mi raccomando

Signore, quando arriverò in fondo alla strada
se è possibile e non ti è di peso,
fa che succeda, in un giorno caldo, d'estate,
sereno, quieto e con i bambini che gridano,
col sole alto per farmi restare
gli occhi pieni di luce, per farmelo ricordare.

Signur, me racumande

Signur, quant riarò 'n font ala strada
se l'é pusibol e se t'en fa de gnent
fa chel capite, en dé dé calt, d'istà,
seré, quiet e coi putei che usa,
col sul valt isé de fam restà
iocc pié de ciar, per famel ricurdà.

E un'altra cosa, intanto che l'ho in mente,
pensaci Tu a quelli che rimangono qui,
non farmi partire con la preoccupazione,
prendili per mano come farai con me.
Per insegnarmi la strada che porta
a casa Tua... Magari anche la mia.
Almeno lo spero, se non mi hanno ingannato
tutti quelli che mi hanno insegnato a farmi il segno della croce.

E n'altra roba, entant che l'ò i n'a ment,
pensega Té a chei che resta ché,
fam mia 'ndà ia con la preocupasiù,
ciapi per mà cume farét con mé.
Per ensignam la strada che la porta
a casa Tò... Magare anche la mé.
Almen el spere, si ma mia 'embruiat
toi chei chi ma 'nsignat a fam la crus.

Autore:  Aroldi Eros

sabato 24 novembre 2012

Solipsismo

Nel bosco tetro dei miei pensieri
trovo soltanto rovi neri
irti di spine acute
che mi lacerano la cute

malefici lacci d'erba tenaci
come cani mordaci
mi avvinghiano le estremità

indifeso nell'oscurità
di questa notte senza luna
so che non vi sarà fortuna

rovino tra i cardi selvatici
dei contrapposti antitetici
apologie di morte
come radici contorte
e apologie di vita

sono una serpe impaurita
che striscia tra i dubbi d'Amleto
ove nulla è concreto

ma tutto avviluppa la mente
con potenza immanente

Autore: P2PO

sabato 17 novembre 2012

La stazione

La stazione mi parla
di viaggi lontani
nelle sere
delle mille luci...

E respiro i sogni
degli amori
delle attese
nelle persone che incontro.

Mi sfiorano le vite
uguali e diverse
di chi mi passa accanto
vicino...


L'aria

L'aria fresca dell'alba
mi accarezza piano
e sussurra parole di vita rinata...

L'aria pulita dell'aurora
mi sfiora dolcemente
chiamando il nuovo giorno.

L'aria giovane del mattino
mi bacia soavemente
e canta con la voce della speranza...

Alla fine del mondo

Vai sull'onda
a fil di spuma
veloce soffio
che porti lontano
alla fine del mondo
dove il mare precipita
nell'indefinito del tramonto
tra il sangue del sole
e le prime ombre
della notte oblio.


lunedì 12 novembre 2012

Dal mio balcone

Mi sveglio
in un mattino sereno
guardando con gioia
la culla del sole.

Un giorno nuovo che nasce
e lo saluto con rispetto
mentre lui con casto affetto
illumina il mio volto.

Vola il mio pensiero
a ieri che se n'è andato
e mai più
avrà ritorno.

Quante persone care
mi hanno lasciato
ma loro potranno ammirar
la luce del Suo volto, il volto di Dio.

Autore:  Avanzi Mario.

domenica 11 novembre 2012

Fame chimica

Brucia sulla faccia il bisogno di ciò che non hai
fame chimica, fame che non sazierai mai.
...
C'è chi non dorme la notte e pensa a quello che non ha
fame chimica, fame chimica
e chi non dorme la notte per paura di perdere quello che ha
fame chimica, fame chimica.
...
La fame mi prende mi brucia mi stende
non molla mai.
Non molla, no, ti si attacca sulla faccia
ed ogni passo indietro rappresenta una minaccia
perché sai che ciò che sei è ciò che hai
e non è mai abbastanza, non c'è creanza, la roba che vuoi tu
lo sa l'alta finanza che mostra al mondo la tavola imbandita
e invita tutti al banchetto e poi lascia fuori dalla stanza
la grande maggioranza
e vuole pure rispetto, sì, delle regole
rispetto della proprietà
rispetto della libertà
di fare quello che vogliono
e di chiamarlo democrazia...
...

Autore:  Al Mukawama


sabato 10 novembre 2012

Almeno la notte

Almeno la notte
lascia che il tuo cuore
riposi...

Almeno la notte cessa di correre,
calma i tuoi desideri, quasi impazziti,
vedi se riesci ad addormentare i tuoi sogni.

Abbandonati corpo e anima,
abbandonati davvero in modo totale e assoluto
nelle mani di Dio!

Autore:  Dom Helder Camara

domenica 21 ottobre 2012

Fenomenologia

Sembrava un appoggio
per vasi di fiori
e vecchie fotografie,
la polvere l'aveva
reso triste e silenzioso,
dimenticato in un angolo
sapeva di lontana memoria.

Ma sei arrivato tu.

Hai scoperto
tasti nascosti
che hanno diffuso
la sua musica e
il tuo intuito.

Ora quel pianoforte vive
e tutto è gioioso
attorno a lui.

Autore: Giuliano Spagna.

Io che amo solo te

C'è gente che ha avuto mille cose,
tutto il bene, tutto il male del mondo.
Io ho avuto solo te
e non ti perderò,
non ti lascerò
per cercare nuove avventure.

C'è gente che ama mille cose
e si perde per le strade del mondo.
Io che amo solo te,
io mi fermerò
e ti regalerò
quel che resta
della mia gioventù.

Io ho avuto solo te
e non ti perderò,
non ti lascerò
per cercare nuove illusioni.

C'è gente che ama mille cose
e si perde per le strade del mondo.
Io che amo solo te,
io mi fermerò
e ti regalerò quel che resta
della mia gioventù.

Autore: Sergio Endrigo.

sabato 29 settembre 2012

Sassolini magici

Siete mai andati lungo gli argini
per lanciare a pelo d'acqua
quei magici sassolini
che sottili e piatti rimbalzano
nel torrente spumeggiante?

Avete mai affidato i vostri sogni
al fiume dei mille giochi
inventati dai bambini aquiloni
liberi di pura felicità
sotto i cieli più azzurri?

Vecchi vagoni

La sera scende
anche in questi vecchi vagoni
mentre il treno stanco
ci riporta a casa.

Fuori le luci ubriache
ci salutano da lontano
mostrando altre vite
simili alle nostre.

Poi le vetture scompaiono
nel buio senza limiti
di campi e campi
persi nella notte.

Giovane marinaio

Il vento gonfiava la vela
che candida spiccava
sul blu del mare.

Navigavo a fior d'acqua
rasentando le isole
della mia gioventù.

Mi fermavo per pochi giorni
tra le onde calde e sicure
delle terre conosciute.

Poi ardito riprendevo a navigare
andando sempre più al largo
in cerca d'altri lidi.

Un canto lontano
di sirene maliose
mi chiamava dentro al cuore...

Torneremo

Torneremo lungo i filari
degli alberi spogliati
dall'autunno ubriaco
di vento e nostalgia

verremo di nuovo infine
a camminare lentamente
tra mille foglie
gialle e secche

affideremo alla corrente
di un ruscello tranquillo
bianchi foglietti di carta
con i nostri pensieri di sempre

scivoleremo via sotto i ponti
leggeri come i sogni
incantati da echi lontani
forse voci e canti inseguiti dal cuore! 

domenica 2 settembre 2012

L'uomo in frack

E' giunta mezzanotte
si spengono i rumori
si spegne anche l'insegna di quell'ultimo caffè
le strade son deserte
deserte e silenziose
un'ultima carrozza cigolando se ne va

il fiume scorre lento
frusciando sotto i ponti
la luna splende in cielo
dorme tutta la città
solo va un uomo in frack.

Ha il cilindro per cappello
due diamanti per gemelli
un bastone di cristallo
la gardenia nell'occhiello
e sul candido gilet
un papillon
un papillon di seta blu

s'avvicina lentamente con incedere elegante
ha l'aspetto trasognato malinconico ed assente
non si sa da dove vien
ne dove va
chi mai sarà
quell'uomo in frack.

Bonne nuite bonne nuite
bonne nuite bonne nuite
buona notte
va dicendo ad ogni cosa
ai fanali illuminati
ad un gatto innamorato
che randagio se ne va.

E' giunta ormai l'aurora
si spengono i fanali
si sveglia a poco a poco tutta quanta la città
la luna si è incantata sorpresa impallidita
pian piano scolorandosi nel cielo sparirà.

Sbadiglia una finestra sul fiume silenzioso
e nella luce bianca galleggiando se ne van
un cilindro un fiore e un frack
galleggiando dolcemente lasciandosi cullare
se ne scende lentamente sotto i ponti verso il mare
verso il mare se ne va
chi mai sarà
chi mai sarà
quell'uomo in frack.

Adieu adieu
adieu adieu
addio al mondo
ai ricordi del passato
ad un sogno mai sognato
ad un attino d'amore che mai più
ritornerà.

Autore: Domenico Modugno.

domenica 26 agosto 2012

Lettera di "un vecchio"

Cosa vedi infermiera? Cosa vedete?
Che cosa stai pensando mentre mi guardi?
"Un povero vecchio", non molto saggio,
con lo sguardo incerto ed occhi lontani,
che schiva il cibo, non dà risposte
e che quando provi a dirgli a voce alta: "Almeno assaggia"
sembra che nulla gli importi di quello che fai per lui.
Uno che perde sempre il calzino o la scarpa,
che ti resiste, non permettendoti di occuparti di lui,
per fargli il bagno, per alimentarlo e la giornata diviene lunga.
Ma cosa stai pensando? E cosa vedi?
Apri gli occhi infermiera! Perchè tu non sembri davvero interessata a me...
Ora ti dirò chi sono, mentre me ne sto ancora seduto qui a ricevere le tue attenzioni
lasciandomi imboccare per compiacerti.

"Io sono un piccolo bambino di dieci anni con un padre ed una madre,
fratelli e sorelle che si vogliono bene.
Sono un ragazzo di sedici anni con le ali ai piedi,
che sogna presto di incontrare l'amore...
A vent'anni sono già sposo, il mio cuore batte forte,
giurando di mantener fede alle sue promesse.
A venticinque ho già un figlio mio
che ha bisogno di me e di un tetto sicuro, di una casa felice in cui crescere.
Sono già un uomo di trent'anni e mio figlio è cresciuto velocemente,
siamo molto legati l'uno all'altro da un sentimento che dovrebbe durare nel tempo.
Ho poco più di quarant'anni, mio figlio ora è un adulto e se ne va,
ma la mia donna mi sta accanto per consolarmi affinchè io non pianga.
A poco più di cinquant'anni ... arrivano giorni bui... mia moglie muore...
guardando al futuro rabbrividisco con terrore...
Ora sono un uomo vecchio e la natura è crudele.
Si tratta di affrontare la vecchiaia... con lo sguardo di un pazzo.
Il corpo lentamente si sbriciola... grazia e vigore mi abbandonano.
Ora c'è una pietra... dove una volta ospitavo un cuore.
Ma all'interno di questa vecchia carcassa un giovane uomo vive ancora
e così di nuovo il mio cuore martoriato si gonfia.
Mi ricordo le gioie... ricordo il dolore.
Io vorrei amare, amare e vivere ancora...
Ma gli anni che restano son pochissimi... tutto è scivolato via... veloce.
E devo accettare il fatto che niente può durare..."

Quindi aprite gli occhi gente... apriteli e guardate...
"Non un uomo vecchio"... avvicinatevi meglio e... vedete ME !

Autore:  un vecchio malato all'ospedale di Bologna

domenica 19 agosto 2012

Andiamo a Reims

Andiamo
la mattina presto
per la strada che porta
a Reims...

Ci fermeremo
di tanto in tanto
all'ombra degli alberi
nei boschi senza fine.

Il fiume
che divide la campagna
con un taglio d'amore
ci sorride...

Le allodole cantano alla vita
mentre il vento
parla leggero
tra le viti di champagne.

La strada di Reims
gli alberi nei boschi
il fiume e i vigneti
sono solo un sogno...

Attesa

Il cuore batte forte

il ritmo del tempo

che passa

privo di te.


Autore:  Giuliano Spagna

Ti ho vista

Ti ho vista infine
dopo giorni di attesa
sciolti in un istante...

Ti ho stretto le mani
e baciate le guance
calde di gioia...

Ti ho guardata negli occhi
per dirti parole mai dette
di un sogno d'amore...

Autore:  Anonimo.

mercoledì 15 agosto 2012

Guardate

Guardate gli uccelli che vivono in libertà:
essi non seminano, non raccolgono
e non mettono il raccolto nei granai...

Guardate come crescono i fiori dei campi:
non lavorano,
non si fanno vestiti...

... fate la sua volontà ...

... non preoccupatevi troppo per il domani:
ci pensa lui, il domani, a portare altre pene.
Per ogni giorno basta la sua pena.

Autore:  Gesù Cristo.

Il vento del mare

Il vento del mare, impetuoso
dal cielo e dal piccolo porto
il grigio ha spazzato via

ed ora il sole, dolce e sinuoso
come d'incanto è risorto
sciogliendo la malinconia.

sabato 4 agosto 2012

Con le proprie ali

Nessun uccello
vola troppo in alto
se vola con le proprie ali...

Autore:  William Blake

Quando son partito da Dosolo

Quando son partito da Dosolo

Quant su parti da Deosul

Avevo trent'anni
quando lasciai Dosolo
e mi ricordo ancora
la faccia di mia madre
mentre le dicevo:
"Mamma vado a Castiglione."

A gav trent'an
quant su gni via da Deosul
e am ricordi ancora
la facia ad me madar
quant a gu det:
"Mama a vu a Castion."

In ginocchio
m'implorava
che non partissi
e tanto andò in collera
che per otto giorni
non mi guardò.

In snoc
la m'inplurava
ca rastes le
e tant le' andada in corra
clam ma mia varda in facia
par ott de.

Era il 13 di febbraio del 1973:
nevicava che Dio la mandava
e la mia macchina
forse indispettita
non volle sapere
di mettersi in moto.

L'era al tredas ad febrer dal melanofsent e stantatri'
a fiucava che Diu la mandava
e la me machina
fursi indispetida
la mia vri' saver
da mez in moto.

E mio padre
con le lacrime agli occhi
dal dispiacere
mi disse:
"Neanche la tua macchina
vuole andarsene dal nostro paese."

Me padar
cun li lacrimi a ioc
dal dispiaser
al ma det:
"Gnanc la to' machina
lam vol mia andar via dal nost paes."

Ma io
ero contento
sicuro di fare fortuna
ma però vi garantisco
che è stato
un gran brutto momento!

Me
a ser cuntent
sichiur at far fortiuna
ma però af garantesi
cle' sta
an gran brot mument!

Autore:  Mario Avanzi.

Spes

L'ora più buia
è sempre quella
che precede
l'arrivo del sole.

Autore:  Paulo Coelho

domenica 29 luglio 2012

Solidarietà

Come tralcio di vite

in primavera,

gocce di amore

escono dal tuo

cuore

potato dal male.

Sui tralci

crescono lentamente

grappoli dorati.

Solo ora

sei capace

di abbracciare

Tutti

E la vendemmia

sarà abbondante.


Autori:  Giuliano Spagna

La donna tua

La donna tua, o figlio mio
che abbia gli occhi del sole
la bocca della passione
e le mani della dolcezza

che ti sorrida volentieri
e che ti accarezzi
con sogni impossibili
forse ideali d'altri tempi...

Donna meravigliosa
che non ti appartiene
ma che sceglie
di essere tua...

Questa donna chiamala
con la voce dell'amore
cercala nel profondo dell'anima
e ti parlerà nel silenzio della notte...

Le ricordanze - Il brano iniziale

Vaghe stelle dell'Orsa, io non credea

tornare ancor per uso a contemplarvi

sul paterno giardino scintillanti...


Autore:  Giacomo Leopardi

sabato 28 luglio 2012

Dialogo

Mi ritrovo
assetato
di te;

le nostre bocche
si aprono
per versare
l'invisibile di noi.

Autore:  Giuliano Spagna

Occhi dal cielo

Alzo lo sguardo
al cielo e vedo
miriadi di stelle
brillar nel firmamento.

Sono gli occhi
di chi tanto amor ci ha dato
e ancora ci sorridono
nel buio della notte.

Autore:  Mario Avanzi

domenica 22 luglio 2012

Dal finestrino del treno

Le case e gli alberi
e i filari ordinati
e lontano sull'aia
una vecchia come un punto nero
che saluta forse con la mano
e via via a perdersi nella sera...

Niña morena y àgil - Bimba bruna e flessuosa - un brano

Nina morena y àgil, el sol que hace las frutas,
el que cuaja los trigos, el que tuerce las algas,
hizo tu cuerpo alegre, tus luminosos ojos
y tu boca que tiene la sonrisa del agua.
...


Bimba bruna e flessuosa

Bimba bruna e flessuosa, il sole che fa la frutta,
quello che riempie il grano, quello che piega le alghe,
ha fatto il tuo corpo allegro, i tuoi occhi luminosi
e la tua bocca che ha il sorriso dell'acqua.
...


Autore:  Pablo Neruda

Silenzio piove

Silenzio piove
come infinita notte
dentro l'anima.

Camminare

Camminare non è un'ardente passione
che si consuma a dosi massicce,
bastano anche piccole dosi,
per conquistare una ragionevole felicità!

Se senti di doverti lamentare di qualcosa,
vai a camminare.

Se sei stanco o soffri d'insonnia,
vai a camminare.

Se sei in sovrappeso,
vai a camminare.

Se ti sembra di essere sfortunato, esci e
vai a camminare.

Se sei triste e sfiduciato,
vai a camminare.

Mentre cammini, ascolta la natura,
la voce del vento, il rumore della pioggia,
lo scroscio del torrente, il fragore del tuono,
il tuo respiro, il battito del tuo cuore.

Scoprirai che essa avrà molte cose belle da dirti!


Autore:   Samuele Scalet

Giovannino

Grazie mamma
d'avermi dato la vita,
grazie per avermi fatto conoscere
la luce del sole.

Otto mesi son tanti
passati nel tuo grembo,
insegnami a scordar
l'amore che per te ho nutrito.

Nemmeno un bacio, né un abbraccio
tu m'hai donato,
temevi forse d'innamorarti
d'un minuscolo fanciullo?

In ogni donna
invano cercherò il tuo volto,
in ogni volto
cercherò il tuo sorriso.

E chissà che un giorno,
solo quando Dio lo vorrà,
possa stringerti tra le mie braccia e dirti:
"Grazie mamma per la vita che mi hai donato".

Autore:  Mario Avanzi.

Amore di madre

L'amore che provo per mio figlio
spesso mi stupisce
e mi scuote.

E' un'amore forte e resistente,
insistente nel volere bene,
anche se il bene in apparenza non ritorna.

E' caparbio e duro come un pezzo di granito che non si spezza.
Al tempo stesso è tenero come morbida balsa,
che si modella per voler bene in modo discreto e costante.

E' grandissimo al punto che non sta dentro il cuore
ma spesso trasborda che non sai più dove metterlo
e allora va dappertutto.

E' puro come una calla profumata,
appena raccolta per essere mostrata a tutti.

E' oscuro e misterioso come il buco profondo di una grotta nascosta,
che quasi fa paura per quanto è profonda.

E' diverso da ogni altro amore si possa provare,
perché è davvero oltre.

E' inutile,
chi non ha stretto il figlio tra le braccia
non ha modo di capire quel che scrivo.

E non me ne voglia,
ma è così, ne sono sicura.


Autrice:   Gg

Sensazioni

Un sole abbagliante prelude al risveglio della natura
e a sensazioni inebrianti.
Sono in uno stato di desiderio,
una sensazione di svuotamento mi pervade,
sfumano i contorni della vita
così definita e concreta,
ho voglia di abbandonarmi,
di lasciare il mio corpo con il tuo.
Mi sento così,
vorrei essere presa tra le tua calde braccia
e sentirti respirare
e io non sono più io
non posso aspettare ancora...
Amo il pensiero di te,
lo confondo col sogno impalpabile
nel quale ogni notte posso amarti.

Autrice:  Tiziana Faglioni

lunedì 9 luglio 2012

Piano

Piano,
Mano leggera
accarezza piano

I Tasti bianchi e neri
di Note e Desideri.

Scorri, serena.
E sicura
descrivi Storie
d'Amore e d'Avventura.

Scorri, sui miei Sogni d'Argento
e sussurrami piano,
quasi fossi Vento:
"Dormi."

Suona,
solo per me,
suona. Musica serena,
musica che gela.

E che si fonda con la Notte
che vince la Sera.


Autrice:  Nicole Lucchini

domenica 8 luglio 2012

Notte di stelle

Nella notte d'estate
alzo gli occhi al cielo
divino incanto di stelle.

Ogni luce nell'universo
è un respiro d'uomo
figlio dell'infinito...

In memoria di Luciano Cerati - Caduto il 23 Aprile 1945 - Alcuni brani della poesia

Luciano avevi gli occhi color del cielo
avevi un'espressione buona e sincera
...
Lucianu at gavi j occ culur dal ciel
at gavi un'espression buna e sincera
...
Sei sparito in quel ventitré d'Aprile:
in quell'ultimo giorno di questa guerra
...
At sé sparì in q'ol vintitrì d'Avrél:
in q'hi ultim giuran propri da sta guerra
...
ma i tuoi genitori invano ti hanno aspettato
e tutta notte tua mamma da sola
...
ma i genitur invan j t'ha 'spittà
e teutta nott tò mader da par le
...
E' corsa a Po: spuntava la luna...
...
L'è cursa a Pu: la luna la spuntava...
...
Ti credeva traghettato dall'altra parte col battello!
Ma gli rispondeva un usignolo con i suoi concerti
ma gli rispondevano le foglie mosse dal vento!
...
La l'cardéa traghettà da dlà in battel!
Ma ag rispundéa al rusgneul cù i so cuncert
ma ag rispundéa li foi mossi dal vent!
...

Autore:  Gino Rossi

Enfance

M'a appelé le clapotement de la fontaine
m'ont cherché les ombres insouciantes du figuier
m'ont imploré les baies joyeuses de mon bois
m'a supplié le loup de l'ami royaume.


La prima età

Mi ha chiamato della fontana il chioccolio
mi han cercato le spensierate ombre del fico
mi han implorato le bacche allegre del bosco mio
mi ha supplicato il lupo del regno amico.

sabato 7 luglio 2012

Guardando il Po

Acqua grigia del Po lenta maestosa
tutti i miei sogni ormai portasti via
della mia gioventù fresca e gioiosa
nutrita solo di speme e poesia!
Potessi ripescare nella spaziosa
onda del mare ogni speranza mia
e con potenza ancor miracolosa
fermar del tempo il corso e la magia!
Quando il cuculo si fa sentire a primavera
nei boschi d'un bel verde che t'incanta
o se la luna il Po rispecchiasse a sera
e flauto sembra l'usignol che canta
quegli attimi d'incanto vò fissare
ma il tempo è come il Po che scorre al mare.


VARDAND AL PU

Acqua grisa dal Pu lenta maestusa,
teut' i mèè insogni urmai t'è purtà via
d'la giuvantù d'un temp fresca e giuiusa
nudrida sul d'speransi e puesia!
Pudessia ripascar in 'dla spasiusa
onda dal mar ogni speranza mia
e con putensa ancor miraculusa
al curs firma dal temp e la magia!
Quand a la primavera se al cucù
as fa sentar 'in q'hi bosco d'un verd ch'incanta
o quand, sott'a la luna, a lus al Pu,
se al claren d'un rusgneul al zem e la canta
l'incant di'sti mument avress firmar
ma al temp l'è cum al Pu che scorr in mar!

Autore:  Gino Rossi.

Mezz'ora dopo

Una voce se ne va e insieme un sorriso...
Se ne vanno ognuno per la propria strada
ma trasportati dal vento si rincontreranno
nel silenzio della notte
lassù, lassù dove nessuno sa di loro.
La speranza parla di un destino
che li unirà in un'entità celata e piacevole
anche per chi li ha concepiti.
In quella dimensione incontaminata
dalla volgarità a loro lontana
e sconosciuta
si uniranno in un sublime piacere...
... la Sua voce e il Mio sorriso.

Autore:  Marzo 2001.

Rumori

Il rumore della pioggia si confonde
con quello di un pensiero
un lampo entra nella stanza
mi rannicchio e stringo gli occhi...
ma un pensiero mi consola.
I suoni nella casa sono più deboli
del rimbombare del vuoto...
ma un pensiero mi consola...
I battiti si fanno più forti
a volte anche senza motivo...
che si stia ribellando a qualcosa?...
ma un pensiero mi consola,
cerca una voce,
fruga nei ricordi di parole...
ma il suo calore
non c'è.

Autore:   Marzo 2001.

mercoledì 4 luglio 2012

Quando scende la nebbia

La nebbia mi bacia, mi accarezza
quando adagio cade giù dal cielo
tutto nasconde come una ragnatela spessa.
Sembra che la Natura tessa un velo
ordito con melanconia e mi sento un non so che
in fondo al cuore come una gran tristezza...
come se al mondo non ci fosse niente di bello!
Quando una figura si profila vicino
sembra che salti fuori dalla bambagia
poi si dissolve in una nuvola d'argento
appena hai fatto qualche passo
quasi un ricordo del tempo passato
che torna alla memoria e poi se ne va!


Quand da zo la fumana

La fumana l'am basa, l'am caressa
quand adasi la casca zo dal ciel
e teutt l'ascond c'me 'na tlarina spessa.
A par che la Natura un vel la tessa
ordì con malincunìa e at senti un quell
in fond al coeur come 'na gran tristessa...
come ag feuss in dal mons gnint ad bell!
Quand 'na figura l'as prufila aren't
a par ch'la salta feura dal bunbass...
po'... la svapora in un nivul d'argent
appena t'abbi fat su quanti pass
quasi un ricord al feuss d'un tempo passà
che a la memoria al turna e pò al s'an va!


Autore:  Gino Rossi

venerdì 29 giugno 2012

Colline

Io me ne andrò sai, per verdi colline a inseguir onde di fasci-smeraldo:

mi tufferò nella gioia d'un bimbo che corre nell'armonia del sole caldo,

rinascerò a voli di farfalla giallo intenso, per distese profumate d'amor di Dio

e crederò nella bellezza della vita esplosa dall'immenso azzurro d'un fiore-cielo.

mercoledì 27 giugno 2012

Il fiume azzurro

Un fiume azzurro nasce lontano
e corre libero tra paesi arcani.

Passa sereno per boschi rigogliosi
e come un cielo chiaro sorride.

Le sue acque scorrono piano piano
andando incontro al loro domani.

Le dolci onde sfiorano fiori  odorosi
portando un blando profumo che mai si elide.

sabato 23 giugno 2012

I colori

I colori

toccano l'animo

anche

più delle forme.




Autore:  Gigi Zampolli

Accettare

Parlare è trovare
la matassa o gomitolo

bisbigliare è accendere
una candela

fare silenzio
è rischiarare la stanza.


Autore:  Ventura

Casolare

Casolare sparso in mezzo alla mia vita,

pareva privo di qualsiasi senso,

preso come un qualsiasi maggio d'abbandono,

come la tranquilla partenza per la solita gita,

non sembrava necessario il coraggio,

era invece pregnante, esaustivo, denso.

Casolare sepolto tra le macerie dell'uomo vecchio.


Autore:  Antonio Mattielli

Nebbia

Offuscata la visione delle cose,
i bolidi si intimidiscono,
i vecchi smarriscon la strada di casa,
nel campo appaiono ombre di bimbi
e rotola via una palla gialla,
poi sparisce in alto
e ricompare più in là.
I filari sembran magri ed alti soldati,
schierati per fucilare la nebbia.
Essa ride dispettosa
ma arrossisce
quando un umido e timido raggio di sole
la trafigge.
Non muore,
se ne va,
per un po',
poi ritorna,
come certi amori
lasciati a metà.

Autore:  Antonio Mattielli

Musica e Poesia

Come dei fiumi sotterranei
non se ne conosce la fonte
e,
a volte,
neppure il destino finale,
così la musica,
così la poesia!
Embrioni in noi,
poi esplodono,
dando luce ai colori,
dando senso alle parole,
autenticando la nostra vita.

Autore:  Antonio Mattielli

Almeno un poeta

Almeno un poeta ci sia
per ogni monastero:
qualcuno che canti
le follie di Dio.

La città non conosce più canti
le strade stridono di rumore:
e anche là dove ancora
pare sopravviva il silenzio
è solo muta assenza.

Ma in qualche parte
tu devi esserci, Signore.


Autore:  David Maria Turoldo

La trapunta

Cuci cuci la trapunta

e tra poco sarai defunta

se nel club vorrai abitare

morta per sempre dovrai restare.


Autore:  Francesco Fasciano

sabato 16 giugno 2012

2011-2012 un anno di calcio coi ragazzi delle medie

L'anno scorso mi ero accorto che le squadre dell'oratorio del castello si erano troppo invecchiate!
Una sola squadra di Juniores e addirittura due prime squadre erano state iscritte al campionato del centro sportivo italiano, nessuna però di allievi o di giovanissimi!
Veniva quindi meno lo scopo che io e don Matteo, anni or sono, ci eravamo prefissati: far giocare cioè i ragazzini della nostra parrocchia che non avevano trovato spazio nelle squadre cosiddette "professionistiche" impegnate in campionati regionali o nazionali.
Cosa fare allora per recuperare una nuova generazione di calciatori? Mi è venuto in mente lo stile semplice e genuino di Don Tonino che ci raggruppava su campetti di periferia a tirar calci ad un pallone mezzo sgonfio e, giocando lui stesso assieme a noi, insegnava a tutti quanti  come muoverci, a passare il pallone, a non esagerare nel dribblare gli avversari...
Così ho fatto anch'io con ventuno ragazzini, dividendoli in tre squadre di sette, nelle partitelle interne, oppure nelle due "nazionali", di seconda e di terza media, nelle sfide con gli oratori vicini.
Una sola sconfitta di misura, la prima partita della seconda media, un due a uno se non ricordo male, poi un solo pareggio e tutte vittorie, con valanghe di reti e di entusiasmo!
Mi è piaciuto soprattutto la correttezza in campo, l'educazione dimostrata, lo spirito di squadra oltre alle individualità che sono emerse piano piano, senza fretta o frenesia di emergere.
Un solo rimpianto aver perso Turrini, ragazzino di prima media e forse troppo solo non avendo compagni di classe, nonchè aver smarrito Compagnoni, ragazzo di terza media, dal cuore grande e generoso: i due ragazzi sono stati poi rimpiazzati da Vasil e Kien, altrettanto pieni di buona educazione e di bontà d'animo.

Qui di seguito provo a dare un piccolo giudizio sui miei giocatori, a partire dai ragazzi del 99, di seconda media, per poi passare a quelli del 98, di terza media:

RAGAZZI DEL 99
- FIORINI = portiere, agile e dallo stile elegante, ma anche attaccante, che segna e gioca per la squadra!
- PEGORARO = portiere, generoso nel grande impegno dimostrato, ma anche difensore roccioso...
- CHERUBINI = centrale della difesa, ultimo uomo da superare da parte degli avversari, un muro!
- HAMZA = laterale dalle lunghe leve, bravo sia nella fase difensiva che in quella offensiva, spesso segna!
- SAVANI = laterale di sinistra, più portato ad attaccare che a difendere, lo si perdona per le sue belle reti!
- LANZO = l'altro centrale davanti al "cheru", dallo stile un pò... una specie di flipper, ma rende assai...
- SAMBINELLI = punta dai movimenti lenti per la sua stazza ma dalla resa sicura per passaggi e reti!
- VACCARELLA = seconda punta, veloce e scattante, che si è integrata bene col "sambi": quanti goals!
- SANNERIS = jolly della squadra, dove c'è da correre lui c'è, grande impegno, migliora sempre.
- AGUGO = laterale, rubato alla pallacanestro se la cava anche nel calcio, s'impegna nel migliorare.

RAGAZZI DEL 98
- SARZI SARTORI = portiere, dal fisico possente e dalle uscite decise, anche troppo, è migliorato sempre!
- FREDINI = centrale della difesa, insuperabile, deciso ed agile, Francesco è proprio un muro alla Samuel!
- MARCHI = laterale offensivo più che mai, bisogna spesso richiamarlo in difesa, ma quante belle reti segna!
- FORNASINI = laterale di sinistra, anche lui portato più ad attaccare che a difendere: tante belle reti!
- BALESTRIERI = centrale davanti a Francesco, metronomo della squadra, passaggi continui per tutti!
- HAMZA = centrocampista che ha una grande familiarità con il dribbling e la rete, ma la tiene troppo!
- BOSSIO = centrocampista/punta che ha un bello stile ma talvolta dovrebbe essere più deciso nel tiro.
- BESCHI = punta vecchia maniera, sfondatore delle difese per il fisico che si ritrova, segna pure grandi reti!
- LANZIELLO = è un 97 che il prossimo anno sarà la punta più vecchia della squadra, segna sempre di più!
- VASIL = uno degli ultimi arrivati, gioca come seconda punta, è migliorato piano piano, continua così.
- KIEN = ultimissimo arrivato, tornerà utile in difesa, dove ha già dimostrato grande impegno e generosità.

mercoledì 13 giugno 2012

Distacco

Lo stacco sanguinante
dal corpo della
madre,
le lacrime per
essere in braccio
ad altri,
la consegna
dei figli ad
altrui baci,
diventare
improvvisamente
uno qualunque,
l'addio alla dimora
divorata dal sisma,
il corpo che
allenta le sue forze,
l'ultimo sguardo
alle persone amate:
tutto è distacco e
lenta salita
verso la
Luce infinita
che ci attende
da sempre.

Autore:  Giuliano Spagna

domenica 10 giugno 2012

Solitudine

Ha una sua solitudine lo spazio,
solitudine il mare
e solitudine la morte
eppure tutte queste son folla
in confronto a quel punto più profondo,
segretezza polare,
che è un'anima al cospetto di se stessa:
infinità finita.

Autrice:  Emily Dickinson

martedì 5 giugno 2012

Sogno

Sogno, dove sei?
Mi han detto
che ti nascondi nei boschi
fra l'odore del muschio
e delle magie più ignote.
Arrivi forse dai monti innevati
o dalle candide nuvole
lassù?

Sogno, cosa sei?
Mi han detto
che sei una luce splendente
e scintilla di fuoco che mai perirà nella notte.
Sei forse una poesia che danza col vento
in un mondo così immerso
in questo piccolo universo?

Sogno, cosa fai?
Mi han detto
che adori stagliarti nel cielo
volando tra nubi e fantasie.
Guarda, ti vedo!
Non canti forse insieme ai freschi ruscelli?
Non ascolti dell'erba i sottili mormorii?

Ma certo, ho capito:
un sogno non si può controllare, immaginare od osservare.
E' solo una canzone
così
da sussurrare.

Autrice:   Nicole Lucchini

lunedì 4 giugno 2012

Cantico dei vangeli

Pietro, non lasciarmi
non avrei mai pensato
che un giorno ti avrei teso le mani
come un bambino.
Ho bisogno del tuo potere di uomo,
ho bisogno che tu mi abbracci.
Io, il tuo maestro,
ho bisogno del mio discepolo,
perché tu hai creduto.
Io, che sono il tuo creatore,
sono un'anima ferita,
sono l'uomo dell'ulivo e della pace,
sono l'uomo dell'osanna e della disperazione.
Pietro,
prendi il tuo maestro tra le braccia,
sta cadendo lontano,
talmente lontano
che cade fuori dalla Terra Santa
e cade pieno di ferite e di escoriazioni.
Le pietre gli hanno devastato le mani,
ma tu sei una pietra:
tu potresti alzare le mie ferite,
rimarginarle, concluderle,
entrare con me in Paradiso.

Autrice:  Alda Merini

domenica 3 giugno 2012

Natale

E' natale nelle case
nelle vie del mio paese
e la gente freddolosa
corre e va  verso la chiesa.

Le campane hanno annunciato
che è nato il gran bambino
portando pace e amore
in fondo ad ogni cuore.

Ma c'è una casa buia
nascosta in mezzo agli alberi,
non v'è legna per il fuoco,
non c'è pane da mangiare.

Tu uomo che ti credi grande
perché non hai capito
che in quelle case fredde e buie
è là che è nato Cristo.

Corri a quella casa
bussa alla sua porta
e tra le braccia stringi
colui che chiede aiuto.

Vedrai quel volto pallido
brillar di gioia viva
e sussurrandoti dirà:
"Buon natale a te amico mio".

Autore:   Mario Avanzi.

Autunno

Più non sente
l'orecchio mio
il cinguettar della rondine,
silenziosa è partita
verso terre lontane.
Ha lasciato il suo nido vuoto
sotto la grondaia
mentre festoso
s'apre
il riccio del castagno.
Nella nebbia mattutina
s'ode un dolce canto
è la giovin contadina
che nel vendemmiar sorride
ai grappoli dorati.
Son maturati
col sol d'agosto,
che a noi resta
un ricordo ormai lontano.
Cadono dagli alberi
le prime foglie.
Nel ciel appaiono minacciose nubi,
addio estate, ormai è autunno.

Autore:  Mario Avanzi

Luna

Luna vagabonda
che della notte sei regina
senza meta tu cammini
per le vie del ciel turchino.

Sei amica degli amanti
tu che vedi e nulla dici
mentre sognano guardandoti
una vita senza fine.

Se un amore poi fiorisce
da un bacio a bocca a bocca
col rossore sul tuo volto
tra le nubi ti nascondi.

Nelle acque sottostanti
poi svanisci silenziosa
allo spuntar
del nuovo giorno.

Autore:  Mario Avanzi.

sabato 26 maggio 2012

Itaca

Forse un giorno tornerò
alla mia Itaca ormai vuota
di chi la riempiva vivendo.

Nel vecchio porto entrerò
sospinto da vento a fil di ruota
e stringerò il timone piangendo.

L'uscio antico di casa mia
dalla contrada mi sorriderà
coi suoi battenti sconnessi.

Verso di lui io correrò per la via
mentre forte l'anima mia chiamerà
con viva preghiera visi smessi.

C'est bleu - E' blu - Un brano di una canzone francese

...

Bleu, bleu, l'amour est bleu
berce mon coeur
mon coeur amoureux

bleu, bleu, l'amour est bleu
bleu comme le ciel
qui joue dans tes yeux

...

Blu, blu, l'amore è blu
culla il mio cuore
il mio cuore innamorato

blu, blu, l'amore è blu
blu come il cielo
che gioca nei tuoi occhi

...


Autore:  Vicky Scooter

Entro nei tuoi occhi

... entro nei tuoi occhi
percorro un tragitto

poi esco
dai tuoi occhi
proprio nel momento
che tu mi guardi

per poi scendere 
al tuo cuore

lentamente
lentamente

poi ritorno e mi soffermo

Autore:  Gigi Zampolli

Cabaret

Per me, per te.
Mi metto una lobbia nera
e mi siedo sul palcoscenico
sopra una sedia laccata di bianco.
Mellifluo dico sciocchezze
a gente
che beve.

Cabaret,
quanto devi pagare al cuore
per una barzelletta
stantia
ricoperta da sorrisi
di simpatia.

Il cabaret deve essere
incisivo
non lascivo
per un pezzo di pane,
deve grattare
profondamente
per far ridere
o piangere la gente.

Autore:  Gigi Zampolli

Ad Elena

Un uomo si ripone
una cassaforte
ricolma di baci
nel cuore
per correre
a trovare
l'emittente
e correre su per le scale
e spaccarsi tutto:
cuore e cassaforte.
Eppoi che bello Radio Popolare
trasmette che i pompieri
stanno spegnendo
per le strade
baci carbonizzati
d'Amore.

Autore:  Gigi Zampolli

mercoledì 23 maggio 2012

L'amicizia

Sono bella, simpatica, gentile,
ma sono trasparente.
Non mi faccio notare
ma mi faccio sentire.
Solo chi mi cerca mi trova
e solo chi mi trova è felice.
Io rendo una persona gioiosa
e mi faccio trovare nel momento del bisogno.
Io non finisco mai,
sono eterna,
ma solo per chi crede in me
e non mi tradisce mai.
Io sono la parola più bella del mondo,
io sono l'amicizia.

Autrice:    Sara Torreggiani

Per l'universo - traduzione di un brano del testo della canzone "Across The Universe"

...
Immagini di luci spezzate danzano
davanti a me come milioni di occhi
mi chiamano per l'universo
pensieri vagano come un vento irrequieto
dentro una cassetta della posta
cadono alla cieca mentre seguono
la propria strada per l'universo
...
Niente cambierà il mio mondo
...

Autore:  Beatles.

Per Te - Alcuni versi del testo della canzone.

...
E' per te il 13 dicembre
è per te la campanella a scuola

E' per te il profumo delle stelle
è per te il miele e la farina

E' per te la chiave dei segreti
è per te ogni cosa che c'è ninna nanna ninna e...

E' per te il dubbio e la certezza
la forza e la dolcezza...


Autore:   Jovanotti

martedì 22 maggio 2012

Mente

Mente
sarebbe quella
nobile facoltà
che fa apparire
ciò che non è.

Autore:  Ventura

Soffrire

Soffrire
è guardare
con speranza
quanto ci circonda.

Autore:  Ventura

Vento

Cogli il fascino della vita!
Se il vento cambia direzione
aspetta il soffio successivo!

Autore :  Ventura

mercoledì 16 maggio 2012

I giardini di marzo - Un brano del testo della canzone di Lucio Battisti

...

Che anno è
Che giorno è
Questo è il tempo di vivere con te
Le mie mani come vedi non tremano più
E ho nell'anima
In fondo all'anima cieli immensi
E immenso amore
E poi ancora ancora amor per te
Fiumi azzurri e colline e praterie
Dove corrono dolcissime le mie malinconie
L'universo trova spazio dentro me

Ma il coraggio di vivere quello ancora non c'è.


Autore:  Mogol

lunedì 14 maggio 2012

Pensa - Un brano del testo

...

Ci sono stati uomini che sono morti giovani
ma consapevoli che le loro idee
sarebbero rimaste nei secoli come parole iperbole
intatte e reali come piccoli miracoli
idee di uguaglianza idee di educazione
contro ogni uomo che eserciti oppressione
contro ogni suo simile contro chi è più debole

...

Autore:  Fabrizio Moro

domenica 13 maggio 2012

Lontananza

Non odo la voce,
non vedo il tuo volto,
non conto i tuoi passi,
non avverto il profumo.

La tua assenza si fa desiderio.

E la stanza vuota,
ora,
respira solo di te.

Autore:  Giuliano Spagna

martedì 8 maggio 2012

Io e Giorgio

Andavamo
lungo l'argine
del fiume amico
inseguendo ricordi
di ieri...

Il vento d'autunno
si perdeva
in un turbinio
di mille foglie gialle
chiamando chi non c'era...

Partirò una mattina

Partirò una mattina d'inverno
in cerca di mio padre.

Mi alzerò molto presto
prima dell'alba.

Nei campi addormentati
lo chiamerò a lungo.

Nella quiete infinita
della pianura argentata ascolterò...



venerdì 4 maggio 2012

Costa Azzurra

Il litorale francese bagnato dal Mar Ligure è una ridente regione che continua la nostra Riviera di Ponente: la bellezza del paesaggio e la dolcezza del clima richiamano visitatori da ogni parte del mondo...
Cercate un alberghetto che non sia a Cannes nè a Nizza, magari nell'entroterra, spendendo trenta euro  per dormire, dividete un furgone con altre due coppie, non state via più di tre notti ed ecco delle vacanze meravigliose ad un prezzo accessibile, attorno ai settecento euro a coppia.
Ah mi dimenticavo di non perdere l'ammaliante Grasse, città minore rispetto alle sorelle più famose, ma incantevole per le sue viuzze fuori dal tempo...
Un abbraccio a tutti e non parlatemi male dei francesi, almeno quelli della Costa Azzurra!

giovedì 3 maggio 2012

Mon amie je pense à toi

Mon amie je pense à toi
à ta couleur de soleil à ta grace
la maison est vide depuis que mon rayon de soleil
est allè se plonger dans la mer
...

Amica mia penso a te
al tuo color di sole alla tua delicata bellezza
la casa è vuota da quando il mio raggio di luce
è andato a tuffarsi nel mare
...

Autore:  Guillaume Apollinaire

Il pleure dans mon coeur

Il pleure dans mon coeur
comme il pleut sur la ville
quelle est cette langueur
qui pénètre mon coeur?
...

Si piange nel mio cuore
come piove sulla città
cos'è questa tristezza
che invade il mio cuore?
...

Autore:  Paul Verlaine

giovedì 26 aprile 2012

Paolo e Francesca - Divina Commedia, Inferno, Canto V, Versi 103-105

Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona.

Autore: Dante Alighieri

mercoledì 25 aprile 2012

Se mi guardi

Sguardo di donna
dolce illusione
tuffo del cuore
nel mare dei sogni...

lunedì 23 aprile 2012

Cantico dei cantici - alcuni versi

O mia colomba che stai nei rifugi della roccia,
nei nascondigli dei dirupi,
fammi vedere il tuo viso,
fammi sentire la tua voce,
perchè la tua voce è soave,
il tuo viso è leggiadro!

La bibbia

sabato 21 aprile 2012

Alba chiara - parte iniziale della canzone

Respiri piano per non far rumore
ti addormenti di sera
ti risvegli con il sole
sei chiara come un'alba
sei fresca come l'aria.
Diventi rossa se qualcuno ti guarda
e sei fantastica quando sei assorta
nei tuoi problemi
nei tuoi pensieri.

Autore:  Vasco Rossi.

lunedì 16 aprile 2012

Nel cuore di Dio

Come soffi di vento
le nostre anime
voleranno libere
nel cuore di Dio.


Solchi

Lontano i campi arati
mostrano le loro ferite:
lunghi solchi
di terra scura.

Così la memoria mia
soffre i tagli del tempo:
vite strappate
di visi persi per sempre.

domenica 15 aprile 2012

Ieri è morto Morosini, un giovane calciatore

Ho visto delle immagini sconvolgenti, il giovane giocatore del Livorno accasciarsi per terra, cercare di rialzarsi per poi ricadere senza più muoversi, mai più, nonostante i tentativi disperati dei medici.
L'altro giorno, prima di questa disgrazia inaccettabile ed ingiusta umanamente parlando, mi ero soffermato sulla poesia "Soldati" di Ungaretti sottolineando che noi tutti, pur in tempo di pace, senza gli orrori della guerra, siamo comunque come le foglie d'autunno: basta un soffio improvviso, inaspettato, drammatico ed unico, per staccarci dalla nostra esistenza, dai nostri cari, dai nostri amici.
Mio padre morì dopo una lunga e dolorosa agonia per un cancro che lo martoriò: la morte lo abbracciò infine come una liberazione prima di compiere 54 anni.
Ezio, così si chiamava, era relativamente giovane, aveva la mia stessa età, non paragonabile certo ai 25 anni di Morosini!
A me sembrò che Dio mi avesse strappato per sempre l'amore dall'anima e lo odiai, a lungo lo detestai con ripugnanza, continuando a maledire la croce caduta su mio papà, non vedendo alcuna resurrezione per la nostra famiglia e non credendo più soprattutto a Gesù, alla sua passione, al suo e al mio dolore senza fine.
Ora la morte di questo ragazzo è un abisso di tristezza perchè ben più giovane di mio padre, ancora più inspiegabile, ripeto, non sopportabile dal punto di vista umano.
Tra le persone care della mia tribù, fatta di tre famiglie messe assieme più altri inseparabili amici, sono usciti discorsi più che giustificabili come per esempio: "Dio non esiste se chiama a sè tutta la famiglia Morosini, prima i genitori, poi un figlio suicida ed infine chi avrebbe accudito la sorella handiccappata!"
Domande simili a quelle che mi posi a 18 anni, quando morì mio papà.
Allora, tanti anni or sono, certamente più di trenta, mi venne in soccorso un altro Padre, unica risposta al bisogno disperato che avevo di amore paterno: mi ritrovai fra le Sue braccia, che spesso si confondevano con quelle di Don Tonino, così pronte a stringermi sui campi di calcio, così vicine quando facevo l'assistente ai campiscuola a Vezza, così care e ricche di conforto per le mie tristezze di giovane uomo.
Anche oggi, come allora, non ho risposte certe, non ho la fede assoluta con verità chiarificatrici degli avvenimenti che succedono, resto così immobile, senza parole, non avendo altro conforto che nella speranza, umana e cristiana allo stesso tempo, speranza che mi parla di un'altra vita che sconfigge la morte!
Un abbraccio a tutti, Sergio.

sabato 14 aprile 2012

Inno alla gioia - traduzione di una parte del testo della nona sinfonia

Abbracciatevi, moltitudini!
Questo bacio vada al mondo intero Fratelli,
sopra il cielo stellato
deve abitare un padre affettuoso.

Vi inginocchiate, moltitudini?
Intuisci il tuo creatore, mondo?
Cercalo sopra il cielo stellato!
Sopra le stelle deve abitare!

Autore:  Beethoven.

Giovani e futuro

Dalle giovani menti
si librano in cielo
palloni colorati
che dicono
fantasia e futuro:
insieme
i desideri
diventano
realtà.

Autore:  Giuliano Spagna

Più in alto

Il tuo aquilone
si eleva sempre di più
verso il cielo terso:

corri contro vento,
alza le braccia
e non lesinare spago!

Autore:  Giuliano Spagna

giovedì 12 aprile 2012

Lo straniero - un brano

Capitolo II

... Poi i lampioni della strada si sono illuminati d'improvviso e hanno fatto impallidire le prime stelle che sorgevano nella notte.
Ho sentito i miei occhi affaticarsi a guardare i marciapiedi con il loro carico di uomini e di luci.
I lampioni facevano luccicare il lastricato umido e i tram, a intervalli regolari, illuminavano dei capelli lucidi, un sorriso o un braccialetto d'argento...

Autore: Albert Camus

Soldati

Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie

Autore: Ungaretti

sabato 7 aprile 2012

Buona Pasqua

Ho visto il Signore Risorto:
l'ho visto nell'alba rinata
dal seno di notte profonda.
L'ho visto nel cuor d'una gemma
a inverno finito.
L'ho visto negli occhi di un bimbo
proteso alla vita.
Sepolto dal vizio di un uomo
l'ho visto risorger glorioso.
L'ho visto brillare d'amore
in giovane mamma tradita.
L'ho visto splendente di forza
nel cuor di chi più non credeva.
L'ho visto sorridermi grato
in chi mi tendeva la mano affamato.
L'ho visto radioso di gloria nel volto
rinnovato di tutta la Chiesa.
L'ho visto e lo vedo dovunque
perchè dal sepolcro
il mio Cristo è Risorto.

Autore: anonimo.

Istanti di gioia

Respiro forte
voglia di vivere
in diamanti d'attimi.

San Martino del Carso

Di queste case
non è rimasto
che qualche brandello di muro

Di tanti
che mi corrispondevano
non è rimasto
neppure tanto

Ma nel cuore
nessuna croce manca

E' il mio cuore
il paese più straziato

Autore: Ungaretti

giovedì 5 aprile 2012

Risorgere

Piove sul paese come nell'anima
e Gesù muore sulla croce ancora
per la nostra disperazione

vuota
di speranze vitali
di voli d'amore
di slanci impetuosi
d'ideali infiniti

vuota
di voglia di vivere

e così Lui muore
troppe volte
per l'infelice umanità

distrutta
dalle guerre senza fine
dalla fame che uccide
dall'ingiustizia sociale
dall'insaziabile egoismo

distrutta
dal non sentire...

C'è il sole sul paese come nell'anima
e Gesù è risorto nella pasqua ancora
per la nostra speranza

ricca
di attese tenaci
di corse del cuore
di passioni ardenti
di progetti illimitati

ricca
di desiderio d'esistere

e così Lui risorge
mille volte
per la nostra gioiosa umanità

rinata
dalla pace raggiunta
dal pane che ci sfama
dalla società più giusta
dalla fratellanza che ci unisce

rinata
dal sentire...



sabato 31 marzo 2012

Se fossi senza età

Se io fossi senza età
potrei amarti infine
come un uomo che insegue se stesso
bambino e poi ragazzo
di ieri di oggi di domani
conservandone la gioia in uno sguardo
sfiorandoti le mani delicatamente
accarezzandoti di timidi sguardi
e sarei libero di parlare al tuo cuore
senza paura alcuna
con la pura forza del sentimento.

mercoledì 21 marzo 2012

Va' amico caro

Va' treno, amico caro
corri più veloce delle paure
dei miei pensieri stanchi.

Va' sino all'orizzonte, laggiù
oltre le case sperse nella pianura
là dove la terra raggiunge il cielo!

I bimbi

I bimbi sono ali libere
di uomini che poi
più non voleranno.