Ha una sua solitudine lo spazio,
solitudine il mare
e solitudine la morte
eppure tutte queste son folla
in confronto a quel punto più profondo,
segretezza polare,
che è un'anima al cospetto di se stessa:
infinità finita.
Autrice: Emily Dickinson
Roberta, una mia carissima collega di lavoro, mi ha mandato tramite posta elettronica questa meravigliosa lirica della poetessa statunitense Emily Dickinson, che condusse un'esistenza isolata, interiore, essenzialmente spirituale.
RispondiEliminaUn solo pensiero, espresso in pochi versi, diventa poesia senza fine...
La solitudine più grande non è quella dello spazio, del mare, della morte, ma quella "segretezza polare che è un'anima al cospetto di se stessa"!
Le altre solitudini "son folla": si è veramente soli soltanto davanti alla propria anima!
La poesia termina o meglio resta aperta con quell'assoluta speranza di "infinità finita".