domenica 3 giugno 2012

Autunno

Più non sente
l'orecchio mio
il cinguettar della rondine,
silenziosa è partita
verso terre lontane.
Ha lasciato il suo nido vuoto
sotto la grondaia
mentre festoso
s'apre
il riccio del castagno.
Nella nebbia mattutina
s'ode un dolce canto
è la giovin contadina
che nel vendemmiar sorride
ai grappoli dorati.
Son maturati
col sol d'agosto,
che a noi resta
un ricordo ormai lontano.
Cadono dagli alberi
le prime foglie.
Nel ciel appaiono minacciose nubi,
addio estate, ormai è autunno.

Autore:  Mario Avanzi

1 commento:

  1. La partenza delle rondini rattrista il nostro poeta che già pensa all'autunno con le sue "minacciose nubi" ma allo stesso tempo, il caro Mario, si consola con l'aprirsi festoso dei ricci delle castagne, che poi daranno gradita gioia, soprattutto se accompagnate da un buon bicchiere di vino.
    Ed allora che inizi la vendemmia: "s'ode infatti un dolce canto" della giovinetta che raccoglie i "grappoli dorati".
    Tristezza quindi nell'addio all'estate ma saggezza contadina nel prendere il meglio anche dall'autunno!

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