domenica 27 ottobre 2013

I fratelli Burato, Cristiano e Fiorella, sabato 26 ottobre 2013.

Ieri sera ho assistito al teatro Bonoris di Montichiari ad un concerto sublime per la magica passione e per l'eccezionale capacità comunicativa degli artisti, Cristiano e Fiorella Burato, che hanno incantato il folto pubblico presente.
Sono un profano della musica ed il mio giudizio sulla valentía di questi meravigliosi interpreti  non può nascere certo dalle cognizioni tecniche, che mi mancano, ma scaturisce dal coinvolgimento che ho provato, che ho sentito col cuore e con la mente.
Nell'animo ho provato gioia, amore per la bellezza delle note che si rincorrevano magistralmente sui tasti del pianoforte e nei gorgheggi del soprano, ho centellinato le stille adamantine di questa musica classica e lirica allo stesso tempo: dove finiva Cristiano iniziava Fiorella, poi si fondevano, si cercavano, si univano in un'emozione senza fine.
Nei ricordi poi sono tornati vivissimi i pomeriggi passati ad ascoltare i dischi di musica classica con il professore di francese, Gioacchino Canova, che ci insegnava ad amare il bello della vita nell'arte.
Ad un certo punto ero così commosso che avrei voluto cantare anch'io oppure battere il tempo su qualche strumento...
Van Beethoven "lirico", che non conoscevo, "Ah perfido!" e poi il "classico", che sapevo quasi a memoria, "Chiaro di luna", per arrivare al compositore Catalani e poi Liszt, Puccini, Verdi, insomma un repertorio spettacolare, celestiale!

7 commenti:

  1. La musica è la voce dell'anima, dei sentimenti, degli ideali, dei sogni, delle attese vitali...
    La musica è il respiro dell'uomo che cerca l'assoluto nella perfezione dell'armonia, è il richiamo segreto e misterioso di Dio che vuole l'uomo piú vicino alla verità!

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  2. Mi ha scritto Giacomo, un quarantenne milanese, questa posta elettronica "musicale" che qui di seguito trascrivo:
    "Volevo riportarti cosa diceva il compositore Achille Schinelli (1882-1969) sulla musica: il brano a cui faccio riferimento l'ho appena desunto da un suo saggio BREVI CENNI DI STORIA DELLA MUSICA.
    «... La musica è un bisogno innato dell'uomo: quando è scosso dal fremito della passione, mentre la ragione tace e solo domina il sentimento, egli trova nel canto la sua espressione immediata... La religione, qualunque sia la forma esterna del culto, e l'amore sono e saranno sempre i primi ispiratori...»
    Ah volevo avvisarti che se dovessi passare da Milano potresti fare un salto alla biblioteca del conservatorio, aperta la mattina, dove c'è una saletta per i visitatori che vogliono accedere all'archivio musicale."
    Grazie all'internauta milanese ed aggiungo che il canto e la musica sono proprio nel cuore dell'uomo: ecco perchè il "classico" Cristiano e la "lirica" Fiorella ci hanno "rapiti" sentimentalmente ed emotivamente la sera del meraviglioso concerto al teatro monteclarense.

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  3. Mi ha appena inviato una bellissima e lunghissima posta elettronica una visitatrice del nostro umile sito di poesie, la bresciana Maria, che condivide il giudizio più che positivo per i fratelli Burato, avendo avuto la fortuna di ascoltarli dal vivo al concerto di Montichiari e di restare quindi conquistata dalla loro veemenza musicale.
    E' rimasta colpita dalla scelta di un Beethoven dolce, romantico, nella sonata "Al chiaro di luna" , per restare poi meravigliata del componimento lirico "Ah perfido"...
    Carissima Zoe anch'io ho notato il differente stile di Beethoven ma la spiegazione è nella sua rivoluzionaria genialità...
    Persino nello stesso componimento "Al chiaro di luna" avrai notato che nel primo movimento "Adagio sostenuto" le note sul pianaforte possono ricordare gocce di sentimento che lentamente ti portano in un abisso di profondo sentimento, poi nel secondo movimento "Allegretto" la musica diventa farfallina, senza pensieri, per condurti al terzo impetuoso movimento "Presto agitato" che irrompe con la furia della passione che si rovescia sulla tastiera in un tumultuoso crescendo martellante!
    E allora tre Beethoven diversi già nella stessa sonata per pianoforte? O soltanto lo stesso genio musicale che percorre strade meravigliosamente e sublimamente differenti?

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    1. Tu stessa che hai due nomi, Maria e Zoe, non sei sempre la stessa e vuoi che il grande Ludwig non abbia una personalità poliedrica?

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  4. Oggi mi ha risposto Maria dicendomi che effettivamente un genio non può essere catalogato in una corrente artistica o in un movimento musicale ben definito, no lui è puro ingegno, fantasia e potenza creatrice, estro infinito...
    Ed aggiunge: "Voglio ringraziare i fratelli Burato, per la loro bravura, per la scelta dei brani programmati nel concerto di Montichiari. Amo sia la musica classica che quella lirica: facile apprezzare la Traviata ma più commovente aver caro quel sentimentale "Ah, perfido!" che Fiorella ha cantato con grande passione... Mi ha ricordato la divina Callas e mi ha fatto piangere lacrime di gioia, mi sono sentita fuori dal tempo in un turbinío di pensieri nostalgici, emozionanti, vitali!"

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  5. Mi ha scritto anche Giovanni dicendomi che è rimasto incantato dal brano "Pace, pace mio Dio!" : era presente al concerto di Montichiari ed è rimasto sbalordito dalla voce di Fiorella e dal pianoforte di Cristiano nel brano verdiano preso da "La forza del destino".
    Lui ama Giuseppe Verdi perchè parla d'amore verso la vita, verso l'Italia...

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    Burato Fiorella e Cristiano.
    a me

    Ciao carissimo sognatore, figlio del sentimento che insegue la poesia, la musica, il bello del vivere, ciao dalla tua amica Maria Zoe.
    Ti ringrazio d'aver pubblicato i commenti sui fantastici "Burato" che mi sono nati dentro al cuore nell'aver sentito in Cristiano ed in Fiorella, fratello e sorella più che mai, la stessa passione verso l'arte d'incantare il pubblico, facendolo innamorare perdutamente delle note, del pianoforte, del canto, in una magica fusione d'amore vitale.
    Tutti mi conoscono come Maria, che è in realtà il secondo nome voluto da mia madre religiosissima ed affezionata alla Madonna, mentre Zoe nasce dal desiderio di mia nonna paterna di ricordare una sua cugina, ribelle, artista maledetta, andata via da casa giovanissima e mai più ritornata, scomparsa per sempre, forse finita nei bassifondi parigini, lei che era ballerina, cantante, pittrice, amante di troppi uomini...
    Ora sento dentro me stessa, da sempre, quelle due anime che si contrappongono, che si cercano talvolta, che si uniscono nella musica classica, magari del religioso Bach che Maria predilige, ma che trovano ancor più desiderio nella lirica, forse più appagante per Zoe, che infine respira passioni cantate magistralmente...
    La mia vita è stata piena di contraddizioni, di oneste e sentite preghiere, di peccati d'amore, di musiche divine ed umane, di abbandoni, di ritorni, di umilissime richieste di perdono a Gesù, nostro signore.
    Pubblica, caro Sergio, questa mia posta-lettera perchè tutti capiscano che la vita val ben la pena di viverla, comunque sia, con i pochi attimi di folle libertà a disposizione, con i tanti impegni onerosi e gravosi, con i dolori, ma con qualche gioia, piccolissima forse ma grandissima per continuare... e poi la musica, ah la musica delle note, del canto certo, ma anche delle parole, delle poesie, delle lettere, per poter vivere meglio!

    Un abbraccio a tutti, Maria Zoe.

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