sabato 15 dicembre 2012

Prosa e poesia

Ho letto la tua cronaca sulla morte di Morosini e la poesia "I Bimbi" e sono emozionato.
E' un'emozione sofferente e non gioiosa per quanto hai scritto sulla morte del calciatore del Livorno.
Emozionante ma non sofferente e ricca di misteriose incognite la piccolissima poesia che hai pubblicato in marzo.

Rileggo e rileggo nuovamente e ancora mi soffermo sullo scritto per Morosini e sento passarmi nelle vene una scossa che mi sconvolge; ma non mi sconvolge nè mi terrorizza la morte bensì la tua solitaria sofferenza.
Non trovo espressioni adatte per riversare il mio sentimento nei confronti della tua sofferenza e poi non servono.
Da cristiano però ti propongo in modo molto, molto discreto di soffermarti a lungo se ti è possibile di fronte a una immagine qualsiasi di un Cristo sofferente in croce: forse solo lì è possibile accettare di patire, sempre non capendo. Perchè quaggiù non possiamo capire.

La piccolissima poesia I BIMBI è delicatissima, soave, infinita.
Vorrei interpretarla però in senso positivo dicendoti che il Creatore ha deciso volutamente così.
Per l'adulto cè un solo modo per poter essere un'ala libera di volare come un bimbo: si chiama SERVIRE.
In altre parole mettere a disposizione la propria persona, tutta.
La ricchezza ti fa vivere bene, la salute ti fa sentire forte, il mettersi a disposizione ti dona una gioia immensa che ti sembra di volare.
Per questa motivazione all'uomo non sono state create le ali ma è stata data la ragione e la libertà di scelta.

Autore:  Nicola Muscarello.

1 commento:

  1. Grazie Nicola, carissimo collega novarese, d'aver sentito e condiviso la mia sofferenza, le mie domande di sempre, i miei dubbi umanissimi, fragili, umili nell'impotenza di dare risposte certe a me e agli altri, grazie di avermi mostrato il volto di Cristo!
    Spesso mi dimentico la Sua passione, la Sua croce, per questo confesso che la mia strada verso la fede è ancora lunga... eppure una notte Gesù mi è apparso in sogno, proprio ad inizio anno, chiedendomi:
    "CHI CREDI CHE IO SIA?" Ed io fissandolo negli occhi, che mi leggevano dentro sapendo già tutto di me, gli ho risposto: "Il mio signore Gesù!".
    E' per questo che in marzo ho avuto l'idea di creare questo sito-blog di poesia, di prosa, di sentimento mio, tuo, universale.

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