domenica 16 novembre 2014

Temporale

Un bubbolío lontano...
Rosseggia l'orizzonte,
come affocato, a mare:
nero di pece, a monte,
stracci di nubi chiare:
tra il nero un casolare:
un'ala di gabbiano.

Autore: Giovanni Pascoli.

2 commenti:

  1. Carissima Zaira, maestra che ami insegnare ai tuoi ragazzi poesie d'altri tempi, ogni volta che mi chiedi di pubblicare odi antiche resto affascinato dalle tue scelte sempre originali, che si staccano dal comune e che non posso che assecondare volentieri.
    E poi che dire del "bubbolío" che rende meravigliosamente il suono lontano del tuono, del suo rumoreggiare brontolando, per passare a quello splendido "rosseggiare" dell'orizzonte "come affocato", divenuto come fuoco dentro il mare...
    Il temporale del grande Pascoli è "nero di pece, a monte" mentre "stracci di nubi chiare" scorrono nel cielo che ne evidenzia l'imminente esplosione...
    Bellissima la chiusa di questa fantastica breve poesia:
    "un'ala di gabbiano"!
    Veramente ermetico il finale: ognuno può dargli il significato che il suo cuore gli suggerisce ed io lo interpreto come un volo candido che si libera dal nero temporale...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'interpretazione più diffusa del finale della poesia mira al "casolare" che si stacca dal nero del temporale come un'ala di gabbiano.
      Tornare a casa dalla propria famiglia è il modo migliore di superare ogni tempesta!

      Elimina