mercoledì 12 novembre 2014

Donna che mi sei stata accanto da sempre...

Donna che mi sei stata accanto
da sempre
perchè più non parli
coi graditi sorrisi
della dolcezza e della tenerezza,
perchè?

Quali tenaglie mordaci
hanno serrato
i tuoi sogni
e quante prove dolorose
hai mai superato
per dimenticarti di sentire...

Ora piangi forse
lacrime
che non sanno uscire
mentre io vecchio tutto di un colpo
inaridisco
nella mancanza di una speranza che m'inganni!

Autore:  Furio.






2 commenti:

  1. Carissimo nuovo poeta milanese come vedi ho subito pubblicato la tua "furiosa" poesia e come da te richiesto nella tua lunghissima ed accurata posta elettronica ho conservato il tuo anonimato sotto lo pseudonimo da te indicato...
    Capisco che tu sia arrabbiato o meglio furibondo dopo una storia sentimentale andata a finire così male ma dopo la tempesta il tuo mare, in cui ora ti è difficile navigare, deve diventare meno impetuoso...
    Allora ti auguro di cuore di prendere il largo sulla tua barchetta a vela, sospinto dal vento di chi si accontenta di quel poco che rimane, della tua salute di sessantenne ancora in gamba perchè sportivo e nonostante tutto "poeta"!
    Forza Furio e non mollare, il sito per umile che sia ha migliaia di "viaggiatori" che già condividono quello che hai scritto e già "tifano" per te!
    Non sei solo e conti per noi tutti, per me senz'altro e vedrai che il miracolo lo fai tu stesso, tirando avanti, giorno dopo giorno: tu, io, gli altri che ci leggono in questo momento, tutti noi siamo il grande miracolo, nostro e di Dio.

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  2. Carissimo Furio, ti giro questa posta elettronica, che spero ti faccia piacere:
    "Ciao sono Peter, un altro poeta che con l'amore proprio non c'imbrocca, così adesso, proprio come te, vivo da solo e, a dire il vero, non mi sento poi così disperato...
    Piano piano ho dilatato il tempo che dedico a me stesso: ora capisco quanto sia importante restituirlo agli altri, nelle tante possibilità di volontariato e nel partecipare a questo sito.
    Il dolore lentamente si affievolisce e come il ghiaccio al sole si trasforma in tante piccole gocce, minuscole sofferenze legate ai tanti ricordi che ti portano a lei, ma poi col tempo la disperazione si scioglie nella sua intensità ed infine si mitiga per trasformarsi in malinconia, quasi nostalgia, togliendo al rancore tutta la sua rabbiosa forza.
    Un abbraccio a te e a tutti i poeti!"

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