sabato 26 maggio 2012

Cabaret

Per me, per te.
Mi metto una lobbia nera
e mi siedo sul palcoscenico
sopra una sedia laccata di bianco.
Mellifluo dico sciocchezze
a gente
che beve.

Cabaret,
quanto devi pagare al cuore
per una barzelletta
stantia
ricoperta da sorrisi
di simpatia.

Il cabaret deve essere
incisivo
non lascivo
per un pezzo di pane,
deve grattare
profondamente
per far ridere
o piangere la gente.

Autore:  Gigi Zampolli

1 commento:

  1. Continua a stupirci il "chimico" Zampolli con questa ricerca erudita e semplice allo stesso tempo di parole in armonia con i pensieri che si fanno meravigliosamente poesia.
    Chi si ricorda per esempio la "lobbia", sorta di cappello di feltro, floscio, a tesa, che è portato con una fenditura nel mezzo? Ve lo immaginate Gigi con la "lobbia nera" seduto su una "sedia laccata di bianco" a raccontare barzellette a "gente che beve" e che distratta gli regala forse "sorrisi di simpatia"?
    Questo è il cabaret!

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