domenica 11 novembre 2012

Fame chimica

Brucia sulla faccia il bisogno di ciò che non hai
fame chimica, fame che non sazierai mai.
...
C'è chi non dorme la notte e pensa a quello che non ha
fame chimica, fame chimica
e chi non dorme la notte per paura di perdere quello che ha
fame chimica, fame chimica.
...
La fame mi prende mi brucia mi stende
non molla mai.
Non molla, no, ti si attacca sulla faccia
ed ogni passo indietro rappresenta una minaccia
perché sai che ciò che sei è ciò che hai
e non è mai abbastanza, non c'è creanza, la roba che vuoi tu
lo sa l'alta finanza che mostra al mondo la tavola imbandita
e invita tutti al banchetto e poi lascia fuori dalla stanza
la grande maggioranza
e vuole pure rispetto, sì, delle regole
rispetto della proprietà
rispetto della libertà
di fare quello che vogliono
e di chiamarlo democrazia...
...

Autore:  Al Mukawama


1 commento:

  1. Questo testo graffiante, dalle parole mordaci e rivoluzionarie, è del gruppo musicale Al Mukawama, formato da Luca o Zulù Persico, Papa J (fondatori ed ex componenti dei 99 Posse) e Perch, così almeno mi hanno riferito.
    Si tratta certamente di una forte, vitale ed originale protesta, senza dubbio, che parla di questa inquietante ed incessante "fame chimica", questa "droga" interiore, abisso di mancanza, d'infinito vuoto che vorrebbe essere riempito dalla giustizia, dalla democrazia, dagli ideali che gridano tutta la loro rabbia giovanile!
    Siamo tutti estromessi, giovani e vecchi, noi povera gente, dal banchetto dei potenti, di coloro che Gesù chiamerebbe "farisei"!
    "Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove..."
    Gesù non parlava di fame chimica ma faceva l'esempio della "sete", altrettanto chiara inquietudine spirituale, parlando con la donna samaritana incontrata al pozzo: già allora c'era fame e sete di giustizia come oggi, più che mai!

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