lunedì 12 novembre 2012

Dal mio balcone

Mi sveglio
in un mattino sereno
guardando con gioia
la culla del sole.

Un giorno nuovo che nasce
e lo saluto con rispetto
mentre lui con casto affetto
illumina il mio volto.

Vola il mio pensiero
a ieri che se n'è andato
e mai più
avrà ritorno.

Quante persone care
mi hanno lasciato
ma loro potranno ammirar
la luce del Suo volto, il volto di Dio.

Autore:  Avanzi Mario.

1 commento:

  1. Ritorna a trovarci Mario con questa sua poesia di fine agosto, ispirata da un mattino solatio, sereno, che parla di un nuovo giorno che nasce nella voglia di vivere...
    "Lo saluto con rispetto mentre lui con casto affetto illumina il mio volto": il nostro caro poeta ha un sentimento di devozione e di riverenza verso il mattino e proprio da "lui", da quel grato amico, viene contraccambiato con affetto puro, altissimo, celeste.
    Forse è per questo che il pensiero passa improvvisamente dall'oggi all'ieri, dalla terra al cielo dove sono scivolate "persone care".
    Per un attimo la tristezza sembra scendere nel cuore di Mario in quel "ieri che se n'è andato e mai più avrà ritorno"!
    Poi la fede parla di un'altra luce, di un nuovo giorno senza fine in cui si ammira il volto di Dio Padre!
    Da un balcone al paradiso il passo è breve se si ha nel cuore il giusto sentimento ispiratore che riesce ad infonderti nell'animo la voce infinita della poesia.

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