Un giorno dopo l'altro
il tempo se ne va
le strade sempre uguali,
le stesse case.
Un giorno dopo l'altro
e tutto e' come prima
un passo dopo l'altro,
la stessa vita.
E gli occhi intorno cercano
quell'avvenire che avevano sognato
ma i sogni sono ancora sogni
e l'avvenire e' ormai quasi passato.
Un giorno dopo l'altro
la vita se ne va
domani sarà un giorno uguale a ieri.
La nave ha già lasciato il porto
e dalla riva sembra un punto lontano
qualcuno anche questa sera
torna deluso a casa piano piano.
Un giorno dopo l'altro
la vita se ne va
e la speranza ormai e' un'abitudine.
Autore: Luigi Tenco
Mi scrive Osvaldo, pendolare del treno da sempre, di pubblicargli il testo di questa malinconica canzone del grande Tenco.
RispondiEliminaUn giorno dopo l'altro la vita se ne va e con il passare del tempo, troppo uguale nella sua ripetitività quotidiana, svaniscono i nostri sogni, le mille attese di sempre e quel che è peggio è che la speranza diventa un'abitudine!
Mi dice inoltre Osvaldo che in una mia precedente poesia un lavoratore sale su un treno per tornare a casa ed è stanco non solo per la giornata di lavoro ma soprattutto per una vita ormai passata e vissuta in maniera troppo uguale, senza slanci o emozioni, forse anche lui "torna deluso a casa"!
Nella mia poesia però verso la fine esiste un "eppure" che offre una via di uscita mentre per Tenco invece non c'è purtroppo!