In queste foglioline tenerelle
vi sono scritte tante cose belle.
Sull'uscio, alle finestre, accanto al letto
metteteci l'ulivo benedetto!
Come la luce e le stelle serene
un po' di pace ci fa tanto bene.
Autore: Giovanni Pascoli.
Carissima Zaira, maestrina appassionata di poesie d'altri tempi, come vedi ogni tuo desiderio è esaudito, del resto mi proponi di pubblicare dei componimenti che sono nello stile che prediligo, il modo cioè semplice e chiaro di esprimere il sentimento.
RispondiEliminaMi avevi già fatto conoscere il mondo poetico e fantasioso di Silvio Novaro ed ora mi suggerisci Giovanni Pascoli, che ci ha accompagnato con la sua "cavallina storna" alle elementari.
Questa poesia è proprio "fanciullina" e nella sua ingenuità ci riempie il cuore di pace, di speranza nel futuro, già in quel domani che è lì pronto a saltar fuori dal lunario appeso in cucina...
Intanto io il mio ramoscello d'ulivo l'ho appoggiato vicino proprio al calendario perchè benedica i giorni che verranno, le mie azioni, gli effetti che ne seguiranno...
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Ramoscello d'ulivo.
3 giorni fa
Dettagli
Carissimo Sergio sono Maria Zoe, la "doppia creatura" che trova conforto in questo piccolo sito di poesie nascoste al mondo... Auguro a tutti una buona Pasqua, semplice e "fanciullina" come la poesia del Pascoli che hai appena pubblicato.
Anch'io ho l'abitudine di appendere il ramoscello di ulivo al calendario, auspicando che porti bene o almeno un pò d'amore...
La vita scivola via in fretta e se non mi aggrappassi a qualche "aspetto trascendentale" dell'esistenza mi sembrerebbe vano averla vissuta, come in un unico atto di una commedia, di una rappresentazione unica che non riesce ad andare oltre il sipario che, una volta chiuso, ne decreta la fine, per sempre.
Preferisco credere che Gesù percorra ancora la strada che porta alla nostra Gerusalemme tra le palme che oscillano festanti al suo passaggio, preferisco farlo, preferisco e vivo meglio.
Auguri a tutti, Maria Zoe.
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