domenica 23 febbraio 2014

Francesco


Entrar
nel sacro speco
scavato nella roccia.
Un profumar di fiori
avvolse il mio respiro
quasi impossibile
capir la provenienza
guardandomi attorno
quasi per incanto
m'accorsi che era
il profumar d'un uomo
un uomo che ha amato Dio
la povertà e il mondo intero.
Il nome di quell'uomo era
Francesco.

Autore: Mario Avanzi.

2 commenti:

  1. Ritorna a stupirci il nostro caro Mario con questa poesia mistica, dedicata a San Francesco.
    Appena entrato nella grotta il poeta sente un profumo intenso di fiori e non ne comprende la provenienza...
    Poi come per incanto avverte che si tratta di un mistico "profumar d'un uomo": crede di sentire uno spirito fragrante e trascendentale di un uomo eccezionale, che "ha amato Dio, la povertà e il mondo intero"!

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  2. Ancora una volta il mio caro nonno mi emoziona con le sue parole dedicando la sua poesia al Santo che porta il mio nome...ti voglio bene
    Tua nipote Francesca

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