domenica 9 giugno 2013

Che ve ne importa

Che ve ne importa
della mia mestizia.
C'è il mare,
questo basta.
Rotolatevi sull'acqua,
non ho voglia di imitare
il disincanto.

Autore:  Luigi Pedilarco.

1 commento:

  1. Ieri l'altro la vulcanica Elena, pensionata ed ex collega, mi si presenta in ufficio lasciandomi una raccolta di poesie, dal titolo ribelle:"Amo la rivoluzione più di mia madre".
    L'autore, Luigi Pedilarco, poeta di strada, mi ha subito colpito per la libertà ed immediatezza delle sue parole, fantastiche e spontanee.
    "Che ve ne importa della mia mestizia", cara gente, frettolosa, immersa nella frenesia di una vita ricca di vanità...
    E mestizia è qualcosa in piú della tristezza, è afflizione, malinconia, amarezza...
    Il poeta non vuole imitare quella gente disincantata, lui vuole seguire la rivoluzione che attrae ed affascina.
    Per gli altri può bastare il mare e rotolarsi sull'acqua, per il poeta invece c'è l'incanto dell'isola che non c'è...

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