sabato 29 settembre 2012

Vecchi vagoni

La sera scende
anche in questi vecchi vagoni
mentre il treno stanco
ci riporta a casa.

Fuori le luci ubriache
ci salutano da lontano
mostrando altre vite
simili alle nostre.

Poi le vetture scompaiono
nel buio senza limiti
di campi e campi
persi nella notte.

1 commento:

  1. Continuiamo col trait d'union, col motivo ricorrente dell'andare: stavolta sono dei vecchi vagoni che vanno a nascondersi nel buio della notte.
    Si avverte un'atmosfera crepuscolare: il treno stanco riporta a casa, sul far della sera, i suoi viaggiatori, svigoriti dalle fatiche quotidiane ma incantati dalle luci che si scorgono in lontananza e che fanno pensare ad "altre vite", ad altre persone simili nel sentire, nel vivere...
    Poi la magia del tramonto continua nel "buio senza limiti di campi e campi": è la notte che inghiotte le vetture facendole scomparire in una terra senza preoccupazioni, senza affanni, nell'oblio del dormire.

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