venerdì 12 febbraio 2021

Le violette di febbraio

 D’un biancore di luce fatta neve

– la neve di febbraio – le violette
svegliano al verde la finestra lieve
che disegna sul poggio le casette
ad una ad una azzurre bianche rosa,
tintinnanti vetrine se alla soglia
batte i piedi un ragazzo, la vogliosa
testa arruffata al vento che l’imbroglia.
Si scopre dal suo ridere nei denti
l’acerba primavera che si scuote
e decide i colori: passa, senti,
la prima bicicletta dalle ruote
fruscianti sul ventaglio della neve

Autore: Alfonso Gatto

1 commento:

  1. Cari amici della poesia vi propongo questa composizione soave, piacevole e direi fuori dal tempo perché mi riporta a ricordi della mia infanzia...
    In febbraio andavo a cercare le prime viole che chiamavano la primavera.
    Il mio cuore di fanciullino si riempiva di gioia quando uscivo con la zia Rita per campi e campi da percorrere seguendo l'argine della Rial, ruscello del paese natío.
    Alfonso Gatto, poeta ermetico, suggerisce sensazioni ed attese in questa poesia che ci proietta con la fantasia in un mondo di sogno grazie alla neve, figlia dell'inverno tardo ad andarsene...
    Nella neve però spuntano le violette, un inno alla primavera, alla nuova vita che potrà rinascere ancora...e allora perché stupirsi delle ruote della bicletta che sfidano la neve e vincendo il duro inverno vanno verso la gioiosa primavera?

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