sabato 4 aprile 2015

Per il mattino di Pasqua

Io vorrei donare una cosa
al Signore,
ma non so che cosa.
Andrò in giro per le strade
e mi fermerò soprattutto
coi bambini
a giocare in periferia,
e poi lascerò un fiore
ad ogni finestra dei poveri
e saluterò chiunque incontrerò
per via.
E poi suonerò con le mie mani
le campane sulla torre.
Andrò nel bosco questa notte
e abbraccerò gli alberi
e starò in ascolto dell'usignolo,
quell'usignolo che canta
sempre solo
da mezzanotte all'alba.
E poi andrò a lavarmi nel fiume
e all'alba passerò sulle porte
di tutti i miei fratelli
e dirò a ogni casa: - Pace!

1 commento:

  1. Domani mattina, carissimi visitatori del nostro sito di poesie, quando ci alzeremo e sentiremo suonare le campane festose per la Santa Pasqua, ricordiamoci le parole meravigliose di David Maria Turoldo e con il cuore risorto a nuova vita andiamo anche noi per le strade di periferia, uniamoci ai bambini che giocano felici, regaliamo dei fiori, portiamo pace a tutte le porte dei nostri fratelli!
    Abbandoniamo i vuoti egoismi, le inutili frenesie, ricordiamoci degli altri e con loro rinasciamo nell'amicizia genuina, nel rispetto e nella stima reciproca, nella semplicità di vivere dell'armonia del creato...
    Potremo vagare di notte nel bosco per abbracciare gli alberi ascoltando il melodioso canto dell'usignolo, attraverso la natura sentire la Sua voce che ci parla di un'infinita resurrezione!

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