mercoledì 24 dicembre 2014

Gesú bambino

Sono ancora qui
in silenzio davanti a Te
nella notte di Natale.

Tu leggi il mio cuore
e dai voce ai pensieri
in un canto d'amore.

Non servono parole
in questa mia preghiera
di pace ritrovata...


4 commenti:

  1. Davanti al presepe mi fermo ancora una volta a contemplare Gesú bambino e per farlo attendo il silenzio della casa, quando rimango solo nella sala nascosta alla frenesia del mondo, senza rumori, nella quiete gioiosa della notte di Natale.
    Non serve alcuna parola e l'anima canta con il miracolo della speranza che si rinnova in un bimbo divino.

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  2. Mi ha scritto una bella e lunga posta elettronica Valerio, pensionato di Venezia, che già l'anno scorso aveva commentato una mia poesia natalizia: quest'anno per lui le cose vanno meglio avendo incontrato per caso a una festa parrocchiale una sua vecchia fiamma...
    Gli anni pesano assieme alle disillusioni ma ritrovare sorrisi e carezze adolescenziali ringiovanisce il cuore: Valerio vola infine assieme a Maria nel cielo degli innamorati.

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    1. Caro Valerio sono contento che tu abbia assaporato in questo Natale un pizzico di "pace ritrovata", ne avevi passate tante e la solitudine ti rendeva sempre piú triste ma Maria ha fatto il miracolo di riportarti in vita!
      Tu eri morto dentro ed ora sei rinato, auguri amico mio, auguri di cuore.

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  3. Mi scrive Ombretta da Milano:
    "Mi capita di sentirmi letta dentro al cuore prima ancora di pregare ed il silenzio è la voce di Dio che abbraccia i miei pensieri... Capisco quindi e condivido la tua poesia di Natale, il tuo meraviglioso canto d'amore. Un abbraccio a te e a tutti i tuoi amici poeti, buone feste e un felice anno nuovo."

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