Avete mai visto luccicare
la bicicletta della giovinezza
sotto il sole della primavera?
Era così linda da poter volare
lontano lontano, pura ebbrezza
per dolci clivi, dall'alba a sera.
Quante volte da bambino contento
salivo sulla bici dipinta di blu...
E la vita semplice mi sorrideva!
Poi via via a perdermi nel vento
di paesaggi che non dimentico più...
Ed il velocipede correva correva!
Se ripenso all'importanza che ha avuto la bicicletta nella mia giovinezza non posso che commuovermi e ringraziare di cuore chi ha inventato il meraviglioso velocipede.
RispondiEliminaDurante i primi anni "60", nel mio quartiere natìo di Porta Lago come del resto in gran parte del paese di Castiglione Delle Stiviere, a prevalere sui motociclisti e sui rari automobilisti erano in assoluto i ciclisti.
Questo comportava che anche i bambini potevano muoversi liberamente pigiando sui pedali.
Prima di avere la mia prima biciclettina venivo portato in canna spesso da mio fratello maggiore Giorgio, che aveva una grande pazienza amorevole nei miei confronti, oppure dallo zio Luigi, che mi adorava infinitamente.
Quando mi resi indipendente andavo incessantemente per contrade e paesini vicini e campagne e colline in uno scenario fantastico, quello che solo le colline moreniche possono offrire a chi le guarda mirando la bellezza senza fine del creato.