domenica 23 ottobre 2016

L'arcobaleno


Io son partito poi così d'improvviso
che non ho avuto il tempo di salutare.
Istante breve ma ancora più breve
se c'è una luce che trafigge il tuo cuore.
L'arcobaleno è il mio messaggio d'amore
può darsi un giorno ti riesca a toccare
con i colori si può cancellare
il più avvilente e desolante squallore
Son diventato sai il tramonto di sera
e parlo come le foglie d'aprile
e vivrò dentro ad ogni voce sincera
e con gli uccelli vivo il canto sottile
e il mio discorso più bello e più denso
esprime con il silenzio il suo senso.
Io quante cose non avevo capito
che sono chiare come stelle cadenti
e devo dirti che è un piacere infinito
portare queste mie valige pesanti.
Mi manchi tanto amico caro davvero
e tante cose son rimaste da dire
ascolta sempre e solo musica vera
e cerca sempre se puoi di capire!
Son diventato sai il tramonto di sera
e parlo come le foglie d'aprile
e vivro dentro ad ogni voce sincera
e con gli uccelli vivo il canto sottile
e il mio discorso più bello e più denso
esprime con il silenzio il suo senso.
Mi manchi tanto amico caro davvero
e tante cose son rimaste da dire.
ascolta sempre e solo musica vera
e cerca sempre se puoi di capire!
ascolta sempre e solo musica vera
e cerca sempre se puoi di capire!
ascolta sempre e solo musica vera
e cerca sempre se puoi di capire.
Autore: Mogol.

2 commenti:

  1. Caro Peter ho preso al volo il tuo gradito suggerimento di pubblicare il testo di questa meravigliosa e struggente canzone di Adriano Celentano, L'Arcobaleno, scritta per la parte letteraria da Mogol su musica di Gianni Bella.
    Lucio Battisti, così prematuramente scomparso, ha sicuramente ispirato a Mogol questa bellissima canzone che rimarrà sempre nel cuore di tutti i poeti...

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    1. La musica poi di Gianni Bella, così malinconica ed irresistibile nella sua fantastica armonia di nostalgia senza fine, unita alla voce unica e commossa dell' immenso Adriano Celentano, fanno di questa canzone un capolavoro.

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