Il portiere caduto alla difesa
ultima vana, contro terra cela
la faccia, a non veder l’amara luce.
Il compagno in ginocchio che l’induce
con parole e con mano, a rilevarsi,
scopre pieni di lacrime i suoi occhi.
La folla- unita ebrezza - par trabocchi
nel campo. Intorno al vincitore stanno,
al suo collo si gettano i fratelli.
Pochi momenti come questo belli,
a quanti l’odio consuma e l’amore,
è dato, sotto il cielo, di vedere.
Presso la rete inviolata il portiere
- l’altro - è rimasto. Ma non la sua anima,
con la persona vi è rimasta sola.
La sua gioia si fa una capriola,
si fa baci che manda di lontano.
Della festa - egli dice - anch’io son parte.
Autore: Umberto Saba.
Eh sì chi ha giocato a pallone conosce benissimo gli opposti stati d'animo descritti dal grande poeta Saba.
RispondiEliminaDa una parte una fortissima euforia di chi esulta segnando e come contraltare lacrime amare di chi perde...
Si cresce di piú dopo una sconfitta se poi si trova la giusta reazione per riprendersi...
Oggi i miei ragazzi hanno perso una partita importante che li ha eliminati dalla coppa Leonessa...
Che dire?
Non resta che aspettare il prossimo anno e mettercela tutta!