domenica 29 novembre 2015

L'abbraccio

In una lacrima mai pianta
vedo riflesso il mondo
soffocato
da spirali inviolabili.

In una goccia di rugiada
immagino un'umanità
che rinasce
nell'abbraccio di una madre.

Autrice: Maga.

1 commento:

  1. Carissima Maga che scrivi da una terra lontana, amica mia che fai della poesia ermetica una continua gradita suggestione, sei riuscita a commuovermi con il tuo "abbraccio"!
    Oggi più che mai "il mondo soffocato da spirali inviolabili" di una violenza inesauribile non ha neppure la forza per piangere...
    Il dolore senza fine dei fratelli francesi, dell'intera Europa, è dentro "in una lacrima mai pianta" che quando uscirà infine sarà un fiume che avrà nelle sue onde impetuose il riflesso delle vite spezzate per sempre.
    La disperazione sta tutta racchiusa in quel "soffocato", aggettivo che hai scelto per il mondo attuale.
    Poi però la speranza ti ha suggerito di scrivere "che rinasce" riferendoti all'umanità!
    Il miracolo è tutto "nell'abbraccio di una madre", nel suo amore che supera la morte, nel conforto di una mamma divina che chiama tutti noi ad essere suoi figli, che ci è vicina mentre siamo in croce, morenti come il Suo Gesù...

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