Non ho voglia
di tuffarmiin un gomitolo
di strade
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle
Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono
Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare
Non ho voglia
di tuffarmiLa nebbia agl’irti colli piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
ma per le vie del borgo
dal ribollir de’ tini
va l’aspro odor de i vini
l’anime a rallegrar.
Gira su’ ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
sull’uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d’uccelli neri,
com’esuli pensieri,
nel vespero migrar.
Autore: Giosuè Carducci.
Ma dove ve ne andate,
povere foglie gialle,Tutte le strade mi portano da te
dolce e caro quartiere natio
quando sussurra ricordi il vento.
Odo per strada voci di chi non c'è
mentre batte forte il cuore mio
vivo di nostalgia che sempre sento.
Presentarono a Gesù dei bambini perché li toccasse. Ma i discepoli, vedendo ciò, sgridavano quelli che li presentavano. Gesù però, chiamandoli a sé, disse:"Lasciate che i bambini vengano a me e non impediteli perché di essi è il regno di Dio. In verità vi dico:" Chi non accoglie il regno di Dio, come un fanciullo, non entrerà in esso".
Autore: San Luca evangelista.
Stanotte, riesco ad immaginarti...
So che indosserai la tua bellezza
un sorriso di tale gioia
così brillante e luminoso
come quando con occhi rapiti
e doloranti
perso in una dolce meraviglia
io ti guardai, io ti guardai!
Autore: John Keats
Cielo di giugno, azzurra giovinezza
dell’anno; ed allegrezza
di rondini sfreccianti in folli giri
nell’aria. Ombre, ombre d’ali
vedo guizzar sul bianco arroventato
del muro in fronte: ombre a saetta, nere:
vive, al mio sguardo, più dell’ali vere.
Traggon dal nulla, scrivono col nulla
parole d’un linguaggio
perduto; e le cancellano
ratte, fuggendo via fra raggio e raggio.
Vita che mi rimani,
fin che io veder potrò quelle parole
strane apparire scomparir sul muro
candente al sole
(forse un tempo io le dissi a chi m’amava,
egli le disse a me, bocca su bocca)
vita che mi rimani, ancor dolcezza
puoi darmi. Basta
l’ombra d’un bacio alla memoria, basta
l’ombra d’un’ala alla felicità.
Autrice: Ada Negri.
Il tempo ha la voce della notte
per sentire le ore fruscianti
del pendolo incantato di sogni.
Nel buio misterioso frasi d'ieri
raccontano storie dimenticate.
S'odono sussurri d'echi lontani
forse respiri d'anime amate...
Caro Valentino, abbiamo condiviso cinque anni fantastici del liceo scientifico Belfiore a Castiglione.
Tu avevi un sorriso spontaneo, schietto e una simpatia coinvolgente che conquistava tutti quanti.
La tua genuina semplicità unita all'allegria contagiosa faceva di te un compagno ideale.
Fianco a fianco affontavamo compiti in classe ed interrogazioni, spartendo le comuni preoccupazioni...
Con te ci divertivamo durante la ricreazione e soprattutto nelle mitiche gite scolastiche.
E poi le partite a pallone, le sfide a biliardino con le tue colorite battute in dialetto.
Con te se ne va una parte felice della vita mia e dei compagni di scuola, con te si accende la dolcissima nostalgia della gioventù passata assieme.
Grazie Valentino per averci dato tanto, grazie!
Camminai per deserti di sabbia ardente
ed il vento dell'oceano mi chiamava
verso le scogliere più ardite del Perù.
Poi le onde spumeggianti mi travolsero
tra infiniti gabbiani dai garriti stridenti
sull'isola dei pinguini e dei leoni marini.
Mi persi infine lungo i sentieri delle Ande
respirando voci divine degli antichi inca
che pregavano la natura della madre terra.
Tutta la storia dell'America latina si apriva
ai miei occhi attraverso i racconti di vecchi
che incontravo nei mercati stracolmi di vita.
Le cattedrali eccelse di Lima e di Arequipa
mi estasiarono di arte sublime e maestosa
nel sincretismo di religioni e civiltà diverse.
E rivedo le stradine in salita di Cusco
e ricordo Puno sul grande lago Titicaca
e il Machu Pichu... ombelico del mondo.
Sensazioni, emozioni che questo paese ti dà
in un vortice di attimi unici ed irripetibili
fuori dal tempo e senza tempo... Perù...
Che avviene quest’oggi?
Sonora è la grande montagna.
Ieri taceva; oggi intreccia ghirlande
di risa, di scrosci, di voci
che il vento confonde
facendo fuggire i camosci
giù per le valli profonde.
I rami dei boschi fan festa.
Hanno in bocca due viole
e scendono a valle sul corso
dei rivi, tra candide gemme,
tra limpide gocce,
e saltan le rocce
sugli aghi aguzzi e fini
dei pini vestiti di luce.
… Nell’ampia armonia delle acque,
come per magia,
su l’erbe splendenti
ricami sapienti
intreccia il sole.
Autore: Giuseppe Fanciulli
Nel silenzio della tranquillità
ascolto la solitudine amica
e guardo il gatto che dorme.
Il fresco vento dell'oceano
entra nella casa sognante
e respira racconti di fiabe.
La domenica riposa dolcemente
e si nasconde all'infocata afa estiva
che pulsa e batte martellate di sole.
Gli occhi piano piano si chiudono
ed io scivolo nel paese delle meraviglie
inseguendo la pallina che persi un dì.
Se tu potrai nel sole volare
liberamente come un gabbiano
e perderti per infiniti mari
mi ritroverai accanto a te.
Ti darò tramonti da colorare
stringendo forte fratello la mano
nei più belli e lontani scenari
del ricordo che ancor ti porta da me.