Mentre, una notte, se n'annava a spasso,
la vecchia tartaruga fece er passo
più lungo de la gamba e cascò giù
co' la casa vortata sottoinsú.
Un rospo je strillò: "Scema che sei!
Queste so' scappatelle
che costeno la pelle..."
"Lo so - Rispose lei -
ma prima de morí, vedo le stelle."
Autore: Trilussa
Carissimo Ettore ho pubblicato la poesia di Trilussa che mi hai inviato l'altro ieri e devo dirti che più la leggo e più mi parla con la voce dei sognatori...
RispondiEliminaLa tartaruga vuole infatti mirare il firmamento "prima de morí" perché sente dentro se stessa il bisogno di andare oltre la quotidianità materiale, un desiderio profondo la porta infatti a rischiare pur di provare l'emozione più profonda del suo cuore...
Il rospo di turno giudica come una scema la sognatrice incauta e non la può comprendere perché non sente il bisogno di guardare al cielo...
Eppure senza sogni è poca cosa vivere...
Le stelle sono importanti perché illuminano di bellezza e di voglia di vivere la realtà.
La tartaruga l'aveva ben capito a costo di perdere la vita...